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Riserve di petrolio a fondo perduto

Dal 60% all’80% delle riserve di combustibile di proprietà delle aziende quotate in Borsa potrebbero essere classificate come “non utilizzabili” se verranno confermati i limiti sulle emissioni di CO2: è quanto riporta il sito della Bbc, citando uno studio della London School of Economics.

Secondo lo studio nel 2012 circa 200 aziende quotate in Borsa hanno speso circa 500 miliardi di euro nelle prospezioni, ma se i limiti sulle emissioni di gas serra dovessero venire raggiunti si tratterebbe di un investimento di fatto a fondo perduto.

Le compagnie petrolifere sono proprietarie infatti di circa 762 miliardi di tonnellate di CO2 sotto forma di idrocarburi: se i limiti globali sulle emissioni venissero rispettati non sarebbe possibile bruciarne più di 275 miliardi di tonnellate, circa il 25%.



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