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Andreotti, il Giornale di Feltri e Sallusti plaude ad Ambrosoli

Il Giornale si schiera dalla parte di Umberto Ambrosoli (nella foto). Durante la commemorazione del consiglio regionale lombardo per la morte di Giulio Andreotti, il leader dell’opposizione di centrosinistra al Pirellone ha lasciato l’aula.

Un gesto che molti commentatori e giornalisti hanno stigmatizzato, ritenendolo non in linea con l’atteggiamento richiesto a un uomo delle Istituzioni.

Un inaspettato endorsement al suo gesto, del tutto controcorrente, è invece giunto dalle colonne del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti di certo mai tenero con l’esponente di centrosinistra e anzi sostenitore del governatore Roberto Maroni alla testa di una giunta Lega-Pdl.

Quello di Ambrosoli, commenta il giornale di proprietà della famiglia Berlusconi in un corsivo, è stato “un gesto discreto, senza protagonismi, accompagnato da parole pacate nei confronti dell’uomo che di suo padre Giorgio – il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana assassinato nel 1979 dai sicari di Michele Sindona – disse: Se l’era cercata“.

Forse per la prima volta“, conclude il quotidiano di Sallusti “non si può essere con l’avvocato Ambrosoli”.


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