Nella giornata di oggi il segretario del Pd Guglielmo Epifani non ha risparmiato nessuno. A cominciare da Beppe Grillo che ieri aveva invitato gli elettori Pd a strappare la tessera: “Ogni cittadino è libero di scegliere ciò che vuole, ma io non mi permetterei mai di dire a un grillino di strappare la tessera. Io rispetto quella appartenenza e chiedo a tutti rispetto per il Pd. Non funziona così la democrazia”, ha detto Epifani ad Avellino durante una manifestazione elettorale ad Avellino. “Non ci facciamo abbagliare da Grillo. Noi sappiamo per certo che ogni volta che si contrappone la piazza al parlamento, lì nasce la notte della democrazia”, ha detto Epifani.
A margine di quell’iniziativa il segretario del Pd parla poi così dell’addio tra Pd e Sel che insieme hanno corso alle elezioni: “Sel si era presentata con noi al voto, ma alla prima difficoltà ha sciolto il matrimonio: si vede che non era un’unione molto solida – ha detto Epifani a Sky Tg24 – Non mi piace chi scappa sempre dalle difficoltà e non mi piace che ci siano due sinistre. Una responsabile e l’altra che non vuole responsabilità. Siamo di fronte a una prova di governo non facile, ma il pd sa assumersi la responsabilità”.
Poi è toccato a Berlusconi: “Bisogna lasciare lavorare il governo e Berlusconi la deve smettere di mettere mine e fare attentati pensando di mettere il governo in fibrillazione con la questione giudiziaria”, ha detto il segretario del Pd nel corso del comizio ad Avellino.
Guglielmo Epifani torna poi sulle polemiche seguite alla mancata partecipazione di una delegazione del Pd alla manifestazione organizzata dalla Fiom: “Ieri mi è pesato non stare in piazza. Non siamo mica una caserma. Alle manifestazioni si va, in piazza ci si sta, io ho passato una vita in piazza. Ma il problema è che quando hai responsabilità di governo il punto non è tanto stare nelle piazze, quanto risolvere i problemi che le piazze ti pongono, perché l’estetica delle piazze, cioè stare lì e non risolvere mai i problemi, non funziona. La gente ti chiede soluzioni”. Non mi piace – spiega il segretario nazionale del Pd ad Avellino – quello che accadeva con il governo Prodi, quando c’erano ministri che andavano in piazza e sfilavano contro il governo. Pretendo serietà e diamo serietà”.
La scelta di non partecipare al corteo della Fiom è “il contrario della paura” ed “è segno della responsabilità della funzione che ho assunto”, aveva detto a riguardo Epifani in un’intervista a Repubblica con riferimento alle parole di Landini che dal palco della manifestazione di ieri aveva detto: “Non capisco come si può essere al governo con Berlusconi e aver paura di essere qui”.
“C’è anche una scelta di fondo che ha sempre accompagnato il Pd – aggiunge Epifani – e cioè di rappresentare tutto il mondo del lavoro e anche gli altri mondi sociali, non solo un parte”.