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Così Napolitano ricorda Falcone e Borsellino

Sono trascorsi 21 anni dalla strage di Capaci, che il 23 maggio 1992 uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Per ricordare il sacrificio di quei servitori dello Stato, oggi Palermo diventa palcoscenico d’incontri e manifestazioni alle quali prenderanno parte migliaia di studenti provenienti da tutta Italia, insieme i maggiori rappresentanti delle istituzioni.

Anche Giorgio Napolitano ha voluto ricordare Falcone e il suo collega Paolo Borsellino, ucciso due mesi dopo nella strage di via d’Amelio: “La battaglia e l’esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino diedero i loro frutti. Le indagini e gli interventi della Magistratura e delle Forze dell’ordine consentirono di contrastare con ancora maggiore efficacia vecchie e nuove forme di penetrazione e aggressione criminale”, scrive in un messaggio il Presidente della Repubblica, inviato a Maria Falcone, presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”.

Immagini indelebili
“Le immagini dello spietato agguato – scrive il presidente della Repubblica – restano indelebili nella memoria degli italiani, rinnovando l’angoscia di quel giorno e il ricordo commosso del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, addetti alla loro tutela. L’attentato, replicato a distanza di poco più di un mese da quello in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, rappresentò uno dei momenti di massima violenza eversiva dell’attacco della mafia allo Stato. L’Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi che sacrificarono la loro vita a difesa della legalità e della democrazia”.

La lotta alla mafia continua
L’impegno nella lotta alla mafia e alla criminalità “prosegue instancabilmente con rinnovati successi e vede unite le forze politiche e sociali. Così come prosegue l’impegno di perpetuare nel ricordo riconoscente i percorsi umani e professionali di coloro che sono caduti vittima del brutale attacco delle mafie”.



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