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Chi è Plamen Oresharski, il nuovo premier della Bulgaria

Plamen Oresharski

È stato indicato come il “Mario Monti bulgaro” dal Partito socialista e da oggi assume il complesso ruolo di guidare il governo tecnico della Bulgaria. Il nuovo premier si chiama Plamen Oresharski. La sua missione sarà quella di dipanare la matassa politica che è stata intrecciata dagli stessi elettori bulgari con un voto politico che non ha dato una chiara maggioranza.

Oresharski è un economista di 53 anni, che fino ad oggi non ha avuto nessun ruolo politico. Si troverà a guidare un governo di quasi minoranza, nel senso che i due partiti che lo sostengono apertamente – il Partito socialista e il partito della minoranza turca Dsp – possono contare su 120 voti in un Parlamento di 240.

La fiducia è stata ottenuta oggi soltanto grazie all’astensione del partito ultranazionalista Ataka, che ha fatto uno sgambetto agli ex alleati del partito di maggioranza relativa Gerb.

La mossa di Borisov

Il suo predecessore, Boiko Borisov, si è dimesso a febbraio, con le piazze piene di gente che protestava contro la povertà e la corruzione e mentre più di una persona si dava fuoco come forma estrema di protesta. Alcuni analisti hanno considerato la mossa di Borisov un gioco d’anticipo per evitare di ritrovarsi alle elezioni un’opposizione riorganizzata e combattiva.

Mentre infuriava una campagna elettorale avvelenata, caratterizzata da scandali, colpi bassi e accuse di brogli e scorrettezze, Oresharski stava in silenzio, per riapparire come candidato indipendente alla leadership dei socialisti.

Le priorità del governo

Il neo-premier ha già chiarito quali sono i suoi obiettivi principali: massima priorità ai problemi economici del Paese che resta il più povero dell’Unione europea. “Il Paese è precipitato in una crisi istituzionale profonda, una depressione economica continuata e una disintegrazione della società”, è la diagnosi del dottor Oresharski. La ricetta per risolvere la questione, secondo Oresharski , è il consenso su misure urgenti necessarie per la stabilizzazione, il ristabilimento economico, un rafforzamento delle istituzioni e più solidarietà.

Oggi Oresharski ha promesso di puntare sulle piccole imprese, a suo parere trascurate negli anni di Borisov, e ha promesso aiuti per ristabilire un contesto propizio agli affari. La sua promessa di posti di lavoro è di 250mila in quattro anni. Obiettivo ambizioso per un Paese di 7,3 milioni di abitanti, con una disoccupazione attorno al 12 per cento, che negli ultimi tre anni ha perso qualcosa come 400mila posti di lavoro.

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