Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Travaglio smaschera Bersani su Grillo

Marco Travaglio non rinuncia al suo ruolo di fustigatore del Partito Democratico e in un editoriale sul Fatto Quotidiano critica Pierluigi Bersani.
Il giornalista torinese, facendo riferimento a quanto detto dall’ex segretario Pd martedì sera a Ballarò, elenca punto per punto tutte quelle che considera falsità.

IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO
Così lo smacchiatore di giaguari (Bersani, ndr) – scrive Travaglio – ha potuto raccontare la favola del “governo del cambiamento” con i 5Stelle, abortito per il no di Grillo (tutti sanno che era un governo Bersani di minoranza, in cui i 5Stelle non avrebbero avuto alcun ministro e alcuna voce in capitolo sul programma, che Bersani si era premurato di preparare in anticipo: i famosi otto punti di sutura)”.

L’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani

RODOTÀ AL QUIRINALE
L’editorialista del Fatto torna sulle polemiche tra Bersani e Grillo nell’elezione del Capo dello Stato, denunciando “la frottola della sua proposta ai grillini di votare Prodi al Quirinale (proposta mai fatta né in pubblico né in privato, mentre fu Grillo a proporgli pubblicamente di votare Rodotà e poi discutere di un governo insieme). Per Travaglio, Bersani ha detto un’altra bugia:la balla del no del Pd a Rodotà perché “non avrebbe avuto i voti” (e allora perché proporre Marini e Prodi, che non avevano neppure i voti del Pd, ed escludere in partenza Rodotà, che aveva già i voti dei 5Stelle e di Sel e avrebbe potuto essere eletto anche senza un terzo del Pd?)”, si chiede il giornalista.

IL SACRIFICIO PER IL PAESE
Non solo Bersani avrebbe “giocato sporco”, ma per Travaglio non avrebbe alcun interesse a perseguire il bene del Paese, pensando solo al suo particolare. L’ex segretario Pd secondo la sua opinione ha inventato la bufala della sua disponibilità a farsi da parte (lo disse solo il 2 aprile, dopo aver ripetuto per un mese e mezzo “governo Bersani o elezioni”, e poi non lo fece mai)”. E infine,la patacca del “sempre stato contrario al finanziamento pubblico dei partiti” (celebre il refrain della campagna elettorale: “anche Clistene era favorevole, sennò fan politica solo i ricchi”)”, conclude polemicamente l’editorialista del Fatto.

Il battibecco tra Travaglio e Bersani (fonte video: Servizio Pubblico)

×

Iscriviti alla newsletter