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Le proposte dell’Ue sui conti correnti bancari

La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva che tocca tre aspetti chiave dei conti bancari: l’accesso a un conto di pagamento di base, il trasferimento del conto e la trasparenza e la comparabilità delle spese applicate ai conti. Questo in un contesto che secondo l’esecutivo comunitario vede i cittadini europei non poter partecipare pienamente alla società senza disporre di un conto, che consenta almeno di effettuare e ricevere pagamenti, fare acquisti online e pagare le bollette.

Secondo l’Ue è diventato una componente essenziale della vita quotidiana. E mentre la normativa relativa al mercato unico garantisce che le banche possano operare in tutta l’Ue e offrire i loro servizi a livello transfrontaliero, una mobilità analoga non è prevista per i cittadini, i quali spesso non sono in grado di aprire un conto in un altro Stato membro o di passare agevolmente da una banca all’altra.

Inoltre, rileva Bruxelles, sovente i consumatori pagano costi eccessivi per i servizi che ricevono dalla loro banca e faticano a formarsi un quadro chiaro sulle varie spese loro applicate.
“Non avere accesso a un conto bancario di base rende la vita quotidiana difficile e più costosa. La proposta odierna consentirà e a tutti i cittadini europei l’accesso a un conto di base e permetterà loro di partecipare pienamente alla società”, ha affermato Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi presentando l’iniziativa.

“Rendendo più semplice confrontare le spese e trasferire il conto bancario, speriamo anche di indurre le banche a migliorare le offerte e ad abbassare le spese. La proposta sarà peraltro vantaggiosa anche per gli operatori del settore finanziario – ha aggiunto – in quanto fornisce ulteriori incentivi ad offrire prodotti transfrontalieri e accedere a nuovi mercati”.



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