La gratitudine non è di questo mondo, recita un vecchio detto, e a quanto pare il Movimento 5 Stelle non fa eccezione.
Dopo aver per anni giustificato e sostenuto la retorica verbalmente aggressiva di Beppe Grillo, tra i suoi seguaci in Parlamento sembra montare una vera e propria rivolta.
NUOVE EPURAZIONI IN VISTA?
A una prima ondata di epurazioni motivate da apparizioni televisive e percepimento della diaria, potrebbe seguirne presto un’altra.
A puntare l’indice contro quelli che vengono ormai chiamati dissidenti è stato lo stesso comico genovese.
L’altroieri – riporta Repubblica – in un comizio in Sicilia, a chi dal pubblico urlava “Via i traditori”, lui rispondeva: “Sì sì, avrete delle sorprese, questa settimana vado io in Parlamento e li prendo a calci in culo”.
LE PROTESTE DEI GRILLINI
Fra i grillini in Parlamento nessuno dice di sapere cosa accadrà la prossima settimana, ma il clima è già teso.
A testimoniarlo, sempre secondo Repubblica, sono le dichiarazioni del senatore pentastellato Lorenzo Battista: “Non mi piacciono questi toni. Mi va bene che si facciano incontri con gruppi ristretti, così almeno ci si conosce e confronta davvero, ma che senso hanno parole come “prendere a calci in culo”. Dobbiamo forse fare a botte? Come si fa a parlare con chi ragiona così? Viva la democrazia”.
GLI ALTRI DISSIDENTI
Tra i nomi più noti Battista, il deputato romano Adriano Zaccagnini e Tommaso Currò, il primo a contestare apertamente la linea del leader. Intanto la Rete si divide sui “dissidenti” a 5 Stelle. Per alcuni è legittimo che facciano notare a Beppe Grillo, i suoi errori, per altri sono degli “irriconoscenti” che hanno sfruttato la notorietà del Capo per diventare ricchi e famosi e ora gli voltano le spalle. In ogni caso la risposta implicita alle proteste è già arrivata da Gianroberto Casaleggio: “Anche se in Parlamento fossimo la metà andrebbe bene lo stesso” ha detto il guru. Grillino avvisato…
M5S, Bono a Radio Popolare: “Epurazioni? Necessarie” (fonte video: Il Fatto Quotidiano)
