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Ecco i fondi sovrani che investono in Italia. Numeri, aziende e strategie

L’Italia entra nel mirino dei fondi sovrani. Ad attestarlo sono i dati del rapporto 2012 del Sovereign Investment Lab presentato oggi a Venezia.
In un solo anno la Penisola – spiega il Sole 24 Ore – ha catturato investimenti per oltre un miliardo e mezzo di dollari. Quasi un terzo delle risorse drenate negli ultimi 12 anni (4,8 miliardi di dollari).

LE OPERAZIONI DEI FONDI
Sono cinque le operazioni registrate l’anno scorso in Italia. La sottoscrizione pro quota dell’aumento di capitale Unicredit da parte di Aabar (671 milioni di dollari), l’ingresso di Mubadala in Emi Music Italia (483) e le tre di Qia, la Quatar Investment Authority, che ha acquisito per 38,6 milioni il Grand Hotel Baglioni di Firenze, ne ha investiti altri 200 in Smeralda holding e più o meno altrettanti nel fondo di private equity dedicato al made in Italy costituito con la Cassa Depositi e Prestiti.

L’INTERESSE PER L’ITALIA
L’interessamento dei fondi per la Penisola è dettato innanzitutto dal fatto che la corporate governance delle società italiane risponde alle esigenze dei soggetti interessati a un investimento “stabile” e non a obiettivi di speculazione finanziaria, si legge sul Sole 24 Ore.

AL PRIMO POSTO IN EUROPA
Con il suo miliardo e mezzo, l’Italia ha superato la Germania (1,05), e si è posizionata subito dopo gli Stati Uniti (2,12).

UNA NUOVA STRATEGIA
Dati che non rappresentano un caso, dal momento che qualcosa sta cambiando nel mondo globale dei fondi sovrani. Rispetto al 2011, gli investimenti sono aumentati nel numero, ma sono calate le risorse impiegate per le acquisizioni. Segno che i fondi, ancora di più dopo l’esito deludente dei grandi investimenti effettuati nelle banche in passato, ora sembrano privilegiare affari di importi anche più contenuti, ma selezionati con maggiore cura.

Dal Golfo alla Cina: l’Italia a caccia dei fondi sovrani – Il dossier (fonte video: AgenParl)


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