Lotta all’evasione fiscale, riduzione dell’Irpef, rilancio della domanda. Secondo il matematico Yoram Gutgeld, 53 anni, deputato del Pd e considerato il “guru” del sindaco fiorentino Matteo Renzi, la crisi si combatte così. Anche abbassando un’inflazione che considera eccessiva, almeno rispetto a quella tedesca.
La lotta all’evasione
“La priorità assoluta – spiega al Corriere della Sera il 53enne nato a Tel Aviv, senior partner e direttore di McKinsey – una vera lotta all’evasione fiscale, destinando i proventi ad alleggerire l’Irpef su chi guadagna fino a 1.000-1.200 euro al mese. L’evasione si combatte con la fatturazione elettronica, la riduzione del contante, la dichiarazione patrimoniale. Le risorse recuperate devono andare ai redditi bassi e cosi’ si rilancia la domanda”, afferma il deputato Pd rilanciando il “manifesto per la terza via” tra liberismo e statalismo proposto ieri sul Foglio.
Rilancio della domanda
“Penso che si possa far ridere i poveri – dice – senza far piangere i ricchi”. La riduzione dell’Irpef viene prima di tutto, anche delle misure sull’Imu e sull’Iva, in modo da rilanciare la domanda e di conseguenza l’occupazione giovanile, che per Gutgeld non può essere sostenuta “con maggiore flessibilità nel senso di precarietà”. Altra priorità è “abbassare l’inflazione”, che non è a livello della Germania e questo “danneggia la competitività delle imprese italiane”, dice Gutgeld.
Il contenimento dell’inflazione
“La nostra maggiore inflazione deriva dal costo dei servizi: energia, trasporti, assicurazioni, smaltimento dei rifiuti”, rileva il deputato democratico, secondo cui “si può tagliare la spesa sociale di 4-6 miliardi l’anno per 5 anni migliorando i servizi. Per esempio, curando di più a casa che in ospedale, compresa l’assistenza domiciliare per i non autosufficienti”, conclude.