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Letta molla Idem e la rimanda in palestra

Ho preso atto della volontà irrevocabile del ministro Idem di rassegnare le dimissioni. Sono convinto che emergeranno rapidamente, e in tutta la loro limpidezza, la correttezza e il rigore morale che conosco essere fra i tratti distintivi di Josefa Idem e per i quali l’ho scelta e le ho chiesto di entrare a far parte del governo“.

È quanto ha dichiarato in una nota il presidente del Consiglio, Enrico Letta, che dopo un colloquio privato con la Idem chiude così la querelle che ha riguardato l’ex olimpionica, ora anche ex ministro delle Pari opportunità, dello Sport e delle Politiche giovanili.

LA POLEMICA
La Idem è accusata di presunta evasione fiscale dell’Ici di una palestra di sua proprietà. Dopo che la storia è diventata di dominio pubblico, l’opposizione ne ha chiesto le immediate dimissioni, anche in virtù della sua origine tedesca. Dal centrodestra sono invece giunte accuse di doppiopesismo da aprte del centrosinistra, fermo nel condannare il caso dell’ex ministro Claudio Scajola, garantista con l’ex canoista italo-tedesca.

LE PAROLE DI LETTA
Al termine dell’incontro con l’ex olimpionica, il presidente del Consiglio Letta ha detto di sperare “che sia salvaguardata ora la vita privata sua e della sua famiglia”, riferendosi alla Idem.
A Josefa – ha aggiunto – esprimo il più sincero ringraziamento per questi 50 giorni di lavoro comune, nei quali ha avuto modo di dimostrare qualità politiche e amministrative che al governo del Paese sarebbero state utilissime“. La Idem, ha concludo Letta, per il momento non verrà sostituita, ma le sue deleghe verranno redistribuite tra i componenti dell’esecutivo.



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