Un appello rivolto dall’Agenzia internazionale dell’Energia agli Stati membri affinché mettano in atto senza ulteriori rinvii quattro misure urgenti in materia di energia, se accolto potrebbe contenere il riscaldamento del Pianeta entro due gradi, obiettivo che purtroppo si allontana pericolosamente.
L’Aie, un organismo dell’Ocse, ha recentemente confermato i suoi timori rispetto al riscaldamento: “Questo rapporto mostra che la traiettoria attuale porterà probabilmente a un riscaldamento da 3,6 a 5,3 gradi (rispetto all’epoca pre-industriale), ma ci dice anche che bisogna fare di più per evitare le emissioni di Co2 del settore energetico, senza però mettere in pericolo la crescita”, ha sottolineato il direttore generale dell’Aie, Maria van der Hoeven in un comunicato. I negoziati internazionali sul clima condotti dall’Onu puntano ufficialmente a contenere il riscaldamento a due gradi Celsius.
La prima misura di cui parla il rapporto, lo scenario “4 per 2”, permetterebbe di “ridurre fortemente le emissioni di gas a effetto serra entro il 2020, appoggiandosi unicamente su tecnologie esistenti e già applicate con successo in diversi paesi”. Le riduzioni sarebbero ottenute per metà grazie a una migliore efficienza energetica negli edifici, trasporti e industria.
La seconda proposta mira a limitare l’utilizzo e la costruzione di centrali elettriche a carbone a basso rendimento, estremamente inquinanti, e aumentare il ricorso a gas ed energie rinnovabili.
La terza opzione consiste nel ridurre le emissioni di metano dell’industria petrolifera e del gas.
Infine il rapporto invita a sopprimere gradualmente le sovvenzioni ai consumi di carburanti fossili esistenti in numerosi paesi.
