L’assegnazione della presidenza della Vigilanza Rai al Movimento di Beppe Grillo, che ha candidato il napoletano Roberto Fico, è sembrata pacifica. Ma fino a ieri Fico si mostrava molto cauto: “L’elezione del nuovo presidente della commissione di vigilanza Rai avverrà domani alle 14:30. Quindi aspettiamo domani. Per ora grazie a tutti”, scriveva su Facebook a quanti avevano mostrato entusiasmo verso la sua nomina.
Eletto come capolista alla Camera nella circoscrizione Campania1, Roberto Fico, 38enne napoletano, è libero professionista nel settore della consulenza turistica e commerciale.
Sono un politico, anzi no
“Non mi piace – spiegava dopo l’elezione – l’idea di essere un politico, e infatti non lo sono. Mi piace invece l’idea di essere un libero cittadino che s’impegna all’interno delle istituzioni per un periodo di tempo limitato al fine di tramutare le idee per il bene comune in un reale e tangibile cambiamento”.
I fedeli su Facebook
8.781 seguaci su Facebook, scrive nella descrizione del suo profilo Twitter: “Ho fondato il Meetup Napoli nel 2005. Da quel giorno molte cose sono cambiate e ora coni il movimento cinque stelle provo a costruire un’idea diversa di futuro”.
Che cosa pensa della Rai
Le sue idee sulla Tv di Stato le ha annunciate il 2 giugno a In Mezz’ora, ospite di Lucia Annunziata, inaugurando il nuovo corso televisivo del Movimento 5 Stelle.
Ma prima delle idee arrivano le motivazioni: lui può guidare la Vigilanza Rai perché è laureato in Scienze della comunicazione e ha pure un master in knowledge management. Discutibile, o almeno non abbastanza per ricoprire il ruolo, visto il numero dei laureati in Comunicazione in Italia.
La svolta Annunziata
Il M5S ha deciso di aprirsi di più alla tv, ma solo, dice Fico dall’Annunziata, in quelle trasmissioni che fanno emergere i contenuti.
Per lui la Rai è un bene comune come l’acqua, deve essere tolta ai partiti, perché è tutta lottizzata e necessita di un Consiglio degli audiovisivi aperto ai cittadini che pagano il canone per un controllo diretto.