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sabato sera: 10 film sulle lobby

“Yes week-end”. è arrivato il fine settimana. Lasciate da parte le vicissitudini quotidiane dei lobbisti vale la pena dedicarsi ad argomenti più frivoli. Il cinema per esempio. Se tra oggi e domani avete voglia di vedere un film, ma siete indecisi sulla scelta, qui di seguito ce ne sono 10 (anzi, come sempre, qualcuno di più) dedicati alle lobby.

1. Thank you for smoking. Immancabile primo posto in qualsiasi filmografia. è in assoluto il film più citato quando si parla di lobby. Lo hanno visto praticamente tutti. E tutti ricordano quasi sempre le stesse scene. La più gettonata è quella delle cene tra i tre lobbisti che difendono gli interessi degli indifendibili, gli MDM, ossia i mercanti di morte (armi, tabacco e alcolici).

2. Casino Jack. Altro grande classico, con Kevin Spacey nei panni di Jack Abramoff (che, fatte le dovute proporzioni, potrebbe essere il Bisignani degli Stati Uniti). Il film è tutto corruzione, gioco d’azzardo e potere. A proposito di Spacey, per chi non lo sapesse è protagonista di una serie tv molto quotata al momento. Si chiama “House of Cards” e racconta (nel modo geniale che solo gli sceneggiatori statunitensi sanno avere) l’ascesa di un politico locale ai vertici di Washington. Invece, a proposito di Abramoff, un documentario (interessante) che ne racconta la storia è The Lobbyist’s Playbook.

3. The Brussels Business. Cambiamo genere e lato dell’oceano. Il documentario racconta la vita e il funzionamento del lobbying nella capitale delle istituzioni europee: Bruxelles. é un documentario fazioso, che rinuncia alla narrazione oggettiva (che, va detto a difesa del regista, sarebbe piuttosto noiosa) e sceglie di mettere in luce gli aspetti opachi del mestiere dei lobbisti europei.

4. The Best Government Money Can Buy? anche questo un documentario sui lobbisti, ma americani. Il tema di fondo resta quello dei giri di denaro e del malaffare legati alle campagne elettorali. Girato nel 2010, è l’ultimo di un filone piuttosto prolifico. Se vi piace il tema allora dovete guardare anche The Best Campaign Money Can Buy, il capostipite, del 1992: quando la campagna elettorale per le presidenziali costò 400 milioni di dollari (una cifra che fa tenerezza confrontata a quella delle ultime campagne – leggi Qui). Le presidenziali del 1996 le raccontano So You Want to Buy a President? e Washington’s Other Scandal.

6. The Fixers. Ancora un documentario e ancora un report sui giri di denaro che accompagnano le campagne presidenziali. Questo lo conduce Pete Boyer, corrispondente di Frontline, che va alla caccia dei “fixers”, i facilitatori che racimolano fondi per il futuro Presidente.

7. Mr. Schneider Goes to Washington. Più generico rispetto ai precedenti, non si limita a raccontare le campagne presidenziali ma fa un giro più lungo: studia il funzionamento della democrazia americana. La metafora è chiara sin dalle prime immagini: il sistema è marcio (anche) per colpa dei lobbisti. Dello stesso filone fanno parte The Warning (2009) e Washington Lobbyist Culture (anche questo del 2009).

8. Sicko. Visto che siamo in tema di documentari, non si può non citare quello di Moore sul sistema sanitario. Non parla solo di lobbisti, ma quando c’è da descrivere cosa non funziona nella sanità a stelle e strisce tira sempre fuori una o due figure ambigue dei rappresentanti delle diaboliche industrie farmaceutiche.

9. The American President. Un film sentimentale, finalmente. Michael Douglas interpreta il Presidente degli Stati Uniti che, rimasto vedovo, si innamora di una lobbista e le fa la corte, dando inizio a una serie di vicissitudini. Scontato il lieto fine.

10. The distinguished Gentleman. Chiudiamo con una commedia. Protagonista Eddie Murphy che interpreta un politico che sbarca a Washington e deve imparare a cavarsela con la miriade di lobbisti che lo assedia. Divertente, anche se non è la commedia più riuscita di Murphy.

Mi raccomando, non dimenticate i pop corn.

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