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Sigaretta elettronica, l’Italia seguirà la Francia: divieto di fumo nei luoghi pubblici

L’Italia segue la Francia nel vietare il fumo di sigarette elettroniche in luoghi pubblici come scuole, uffici, bar e ristoranti. La regolamentazione arriverà a seguito del parere negativo trasmesso dal Consiglio superiore di sanità al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Secondo quanto riportato da Repubblica, per gli esperti del Css fumare la sigaretta elettronica è pur sempre fumare. Per questo, in un parere non vincolante, spiegano che è necessario applicare le stesse misure adottate per il tabacco.

Il parere, articolato in 5 pagine di valutazioni sulla base delle conoscenze e degli studi scientifici disponibili – aggiunge La Stampa – dettaglia la necessità di intervenire a difesa di alcune categorie più a rischio. Il divieto, o la limitazione, delle e-cig negli istituti scolastici nascerebbe poi dall’esigenza di non escludere i rischi da fumo passivo per quei dispositivi che contengono nicotina.

COME IN FRANCIA
Il parere del Css segue di pochi giorni la medesima decisione assunta dalla Francia. Il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine – spiega Repubblica – ha vietato le e-cig nei luoghi pubblici, dopo la diffusione di uno studio di Bertrand Dautzenberg, professore di Pneumologia dell’Università Pierre et Marie Curie di Parigi. Il luminare consiglia il divieto di consumo delle e-cig nei luoghi pubblici e l’istituzione di un sistema di autorizzazioni per la vendita. È vero che la sigaretta elettronica può aiutare a smettere di fumare, ma secondo l’esperto, non è sana al 100% e il suo libero uso potrebbe incitare al consumo.

IL PARERE DEL CODACONS
Positiva l’accoglienza del parere del Css da parte del Codacons, associazione che per prima in Italia aveva chiesto di adottare questo divieto presentando al riguardo una apposita diffida al ministero della salute.
Ora – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzinon servono altri passaggi: basterà applicare le norme vigenti, compresa la Legge Sirchia, anche alle sigarette elettroniche, così da far valere il divieto nei luoghi pubblici Sino a quando gli studi in materia di diffusione di sostanze nocive da parte delle e-cigarettes non avranno condotto a risultati certi e condivisi in termini di esclusione dei rischi – spiega Rienzi – appare illogico considerare che il divieto di fumo nei luoghi pubblici non si riferisca, per analogia, anche alle sigarette elettroniche”.

I DATI DEL FENOMENO
Secondo un’indagine dell’Istituto superiore di sanità-Doxa segnalato da Repubblica, 500.00 fumatori sono passati abitualmente alla e-cig, spesso abbinandola a quella tradizionale.
Il consumo è più diffuso tra giovani e giovanissimi (15-24 anni), che credono faccia meno male della sigaretta classica.
E sebbene il motivo principale dell’utilizzo della sigaretta elettronica sia quello di smettere di fumare, solo il 10% di chi è passato alla e-cig ha detto definitivamente addio al fumo tradizionale.

REGOLAMENTARE IL SETTORE
Per la deputata del Popolo della Libertà Elvira Savino, componente della commissione Affari sociali della Camera, “il parere del Css è un elemento importante, perché consentirà di porre le basi per una migliore regolamentazione del settore dei tabacchi andando incontro alle esigenze di tutti. In attesa di vedere cosa produrrà l’attività legislativa, va sottolineata la positività dell’avere di fronte a noi l’occasione di ordinare un campo che da un po’ di tempo vive una fase di poca chiarezza. Il tema, come ovvio, non è quello di vessare gli utilizzatori di sigarette elettroniche, ma piuttosto quello di creare un recinto di regole certe e comuni che normi il consumo di tabacco e non crei fruitori di serie A e di serie B. Da questo punto di vista – conclude la parlamentare del Pdl – può essere anche il momento adatto per cogliere nuove opportunità. Si potrà agire in modo pertinente su un nuovo segmento di mercato per aiutare da un lato la finanza pubblica, distribuire meglio il contributo richiesto per il consumo di tabacco e tutelare allo stesso tempo la salute dei cittadini”.

Francia verso divieto sigarette elettroniche in luoghi pubblici (fonte video: Euronews)

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