La frase dal sapore razzista che il vice presidente del Senato Roberto Calderoli ha rivolto al ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge potrebbe essere presto derubricata come l’ennesima boutade del Carroccio.
LE “SCOSSE” ELETTORALISTICHE
Con le sue parole, però, l’ex ministro leghista ha scatenato una polemica che coinvolge tutti i partiti politici e che svela quanto ormai in ogni formazione arda il fuoco dell’irrequietezza per una campagna elettorale che potrebbe essere sempre più vicina.
GLI SGAMBETTI DI RENZI
Una percezione che, unita alle continue stoccate lanciate alla maggioranza e al suo stesso partito, il Pd, da uno scalpitante Matteo Renzi, potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. Proprio qualche giorno fa un nuovo sgambetto: il premier Enrico Letta, irritato per il tour europeo del primo cittadino, ha detto di aver saputo dell’incontro tra il sindaco di Firenze e Angela Merkel non dal suo compagno di partito, ma dalla cancelliera tedesca.
ARMI DI “DISTRAZIONE”
Queste scosse, di per sé forti ma forse anche strumentali, si accompagnano a una totale assenza dal dibattito pubblico di problemi seri e urgentissimi. Ad esempio l’intrigo kazako che coinvolge alti funzionari dello Stato e il ministero dell’Interno retto da Angelino Alfano e che costituisce un’altra potenziale mina per la stabilità del governo. Ma anche dell’emergenza economia e lavoro e dell’ammorbidimento, più volte annunciato e mai perseguito, dell’austerità europea di Bruxelles. Questioni, queste, prioritarie e forse uniche da dover affrontare in una fase problematica come quella che attraversa l’Italia.
Razzismo: Calderoli insulta il ministro Kyenge, ”sembra un orango” (fonte video: Asca)