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Datagate, la versione dei Servizi al Copasir

Il caso Snowden approda in Italia, dove il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ha ascoltato nella seduta di oggi il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), l’ambasciatore Giampiero Massolo (nella foto).

LA POSIZIONE DEI SERVIZI
Dopo aver riferito sullo stato di attuazione della riforma dei Servizi di informazione e sicurezza, sui metodi di reclutamento del personale e sul bilancio interno, Massolo ha anche illustrato la situazione relativa ai principali teatri di crisi internazionali e si è soffermato sulla minaccia cibernetica, con particolare riferimento a episodi recenti, fra cui il Datagate.
Un chiarimento reso necessario anche a fronte di notizie trapelate su un presunto coinvolgimento dei Servizi italiani nell’opera di spionaggio messa a punto dagli Usa. Un ruolo, quello italiano, ancora da chiarire, che potrebbe oscillare da un supporto fattivo al semplice scambio di dati.
Al riguardo Massolo ha dato la propria disponibilità a incontrare nuovamente il Comitato entro quindici giorni per riferire sugli eventuali sviluppi. Il Copasir – annuncia un comunicato – avvierà inoltre i contatti per incontri con organismi dell’Unione Europea.

LA VOCE DEL COPASIR
Parallelamente ai chiarimenti chiesti in audizione, parlando del caso Snowden, il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) è intervenuto oggi a SkyTg24 Pomeriggio, dove ha rassicurato sull’entità dello scandalo. “Possono sentirsi tranquilli per il servizio di intelligence svolto, senza interferenze nella vita privata di ciascuno di noi”.
Riferendosi poi alla richiesta di asilo dell’ex analista inoltrata anche all’Italia si è detto pessimista. “La mia sensazione è che difficilmente verrà accolta. È un personaggio particolare e anche questa richiesta lo conferma”, ha concluso Stucchi.

FAVOREVOLI ALL’ASILO
Alla chiusura del presidente del Comitato è seguito invece l’appello di Sinistra ecologia e libertà, che ha chiesto che l’Italia conceda asilo a Snowden. È la posizione espressa attraverso il suo rappresentante al Copasir, Claudio Fava. “Ci auguriamo – ha detto – che il Governo e la Farnesina siano favorevoli ad accogliere nel nostro paese una persona colpevole soltanto di aver svelato al mondo la più colossale e impunita attività di spionaggio che i servizi segreti statunitensi hanno messo in atto dal dopoguerra a oggi ai danni di centinaia di milioni di cittadini americani ed europei. Concedere a Snowden l`asilo politico – ha concluso Fava – è un atto dovuto per riaffermare l`inviolabilità del diritto alla riservatezza di ogni persona”.

Datagate: Snowden chiede asilo a una ventina di Paese, non in Russia (fonte video: Euronews)


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