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Decreto Fare, incassata la fiducia alla Camera

Con 427 voti a favore e 167 contrari il Governo Letta ha incassato la fiducia posta sulla conversione in legge del cosiddetto ‘decreto Fare’.

Il Governo Letta ha posto ieri la questione di fiducia per evitare l’esame della mole di quasi cinquecento emendamenti depositati dai gruppi, in primis di opposizione: M5S,Lega e Sel. E’ iniziato ora l’esame degli ordini del giorno per arrivare successivamente al voto sul merito del provvedimento.

L’esame sarà interrotto alle 15 per il question time in aula con il Governo. Con l’inizio dell’esame degli ordini del giorno inizia anche l’ostruzionismo annunciato dal gruppo Cinque Stelle.

Tra le novità dell’ultimo minuto inserite nel decreto c’è anche la liberalizzazione del Wi-Fi pubblico: non sarà più richiesta l’identificazione personale di coloro che utilizzeranno queste reti.

Il MoVimento Cinque Stelle, indignato per la nuova blindatura effettuata dall’esecutivo a fronte dell’impegno del premier Enrico Letta con le Camere a non ricorrere a decretazione d’urgenza e voti di fiducia, ha preannunciato ostruzionismo e hanno convocato alle 11,30, all’inizio delle votazioni sulla fiducia, una conferenza stampa a Montecitorio.

Anche Lega e Sel, nel confermare in aula il no con Bregantini per il Carroccio e Migliore per i vendoliani, si dichiarano pronti a dare battaglia. A difesa del Governo ha parlato in aula il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci. “I colleghi M5S – ha sottolineato- conoscono la stima che ho per loro. Ma questa volta da parte del Governo c’è la richiesta di una fiducia ‘tecnica’ per abbattere gli emendamenti, non una richiesta politica di unità rivolta alla maggioranza”.

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