L’accelerazione del surriscadalmento climatico e la moltiplicazione di condizioni climatiche estreme che si sono verificate nel primo decennio del 21esimo secolo hanno provocato complessivamente 370mila morti. Il quadro emerge da un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm, o in inglese World Meteorological Organization, WMO).
Il numero delle vittime causate dalle ondate di calore, che si sono verificate in Europa nel 2003 e in Russia nel 2010, e dei cicloni, come Nargis in Birmania, è aumentato del 20% in confronto al decennio precedente (1991-2000). Se si elimina l’unica eccezione riscontrata dal rapporto nel 2008, ogni anno nel decennio 2001-2010 è tra i 10 più caldi mai registrati, con il record assegnato al 2010″.
“Il clima si è chiaramente surriscaldato tra il 1917 e il 2010 e il ritmo decennale di aumento delle temperature sul periodo 1991-2000 e 2001-2010 è senza precedenti”, ha commentato Michal Jarraud, segretario generale dell’Omm, aggiungendo che le “concentrazioni crescenti di gas a effetto serra, la cui specificità è quella di diffondere il calore, stanno trasformando il nostro clima”. Secondo il responsabile, dobbiamo prepararci a “ondate di calore più frequenti e intense a causa dei cambiamenti climatici”.
