Era il primo maggio del 2011 e, sul sagrato di piazza San Pietro, Papa Ratzinger pronunciava commosso la solenne formula che iscriveva Giovanni Paolo II nel catalogo dei beati. Quella stessa sera avvenne il secondo miracolo che questa mattina la riunione plenaria di cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei santi ha attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo II.
Il miracolo in questione era già stato approvato il 18 giugno scorso dalla consulta medica e dalla commissione dei teologi ma attendeva che cardinali e vescovi si pronunciassero per certificare l’intercessione di Giovanni Paolo II nell’inspiegabile guarigione.
Wojtyla potrebbe essere proclamato santo entro l’anno e la cerimonia di canonizzazione potrebbe avvenire a dicembre. Un santo da record, il più veloce della storia se si esclude Antonio da Padova, morto il 13 giugno 1231 e proclamato santo nel giorno di pentecoste del 1232.
Per molti una concomitanza emblematica visto che la cerimonia avverrebbe a conclusione dell’anno della Fede. Anche in Polonia la canonizzazione di Papa Wojtyla è data quasi per certa nell’anno attuale, il 16 ottobre 2013 ad esempio, 35esimo anniversario dell’elezione al Pontificato. Mentre per Paolo Rodari, vaticanista già al Foglio e ora a Repubblica, “canonizzare Wojtyla a ridosso di questo speciale anno significa per la Chiesa portare all’attenzione del mondo intero un testimone ritenuto credibile, una figura che si ritiene esempio per tutti”, scrive Rodari su Repubblica.
L’ultimo passo spetta adesso a Papa Francesco che apporrà la firma al decreto prima di annunciare la data della canonizzazione in un concistoro da lui convocato.