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Italia Futura torna al movimentismo liberista e lancia la disobbedienza civile nelle università

Idee, proposte e dossier pratici. Italia futura torna al suo marchio di origine e si sveste dei panni politici per re-indossare quelli dell’analisi e delle istanze liberiste e movimentiste. Dopo il “divorzio dolce” da Scelta Civica, il pensatoio montezemoliano, complice un rinnovato comitato direttivo, si rifà il look. E va on line con un nuovo portale, perché come si legge nell’editoriale di lancio, “oggi assai più di ieri, c’è bisogno che qualcuno, quotidianamente, ricordi agli italiani che è arrivato il momento di alzarsi – e in fretta – e riprendere a camminare – anzi, a correre – per riconquistare quel benessere che ci sta scivolando fra le dita”.

Nuovo corso
Movimento di neuroni. Sembra essere questa la direttrice di marcia del restyling operato nel think tank, con al vertice sempre Luca Cordero di Montezemolo, ma con un comitato direttivo che può contare sull’economista Nicola Rossi; Giorgio Marsiaj (Presidente TRW Automotive Holding Italia srl. Vicepresidente e Amministratore Delegato di M. Marsiaj & C. Srl); Carlo Pontecorvo (fondatore della L.G.R. Holding SpA); Sante Ricci (Partner dello Studio Legale Associato NCTM); Simone Perillo.

Disobbedienza civile

La invocano in un’analisi Nicola Rossi e Alessandro De Nicola sull’università. Invitano gli atenei, ormai a corto di fondi, a comunicare formalmente al ministro ed ai funzionari del ministero che le università italiane intendono semplicemente disattendere il decreto ministeriale 47/2013. “Richieste immotivate ed irricevibili, nella forma e nel contenuto, come quelle descritte nella lettera del prof. Salmeri semplicemente non possono e non devono avere risposta. Non c’è bisogno di scomodare Gandhi, parafrasandolo, per capire che “noi cessiamo di collaborare coi nostri governanti quando le loro azioni ci sembrano” ottuse”. Il nodo? Il fatto che negli ultimi anni si siano alternati alla guida del ministero ministri di orientamento culturale diverso che non hanno impedito “se non addirittura di aver consentito che, giorno dopo giorno, una ottusa camicia di forza burocratica si stendesse sull’università italiana impedendole financo di respirare. Il decreto ministeriale 47/2013 sul sistema di autovalutazione, valutazione periodica e accreditamento ne rappresenta l’ultimo e più impressionante esempio”.

Punti cardinali

Responsabili si, incoscienti no, recita un editoriale. Per evidenziare come occorra accelerare nella direzione delle riforme e delle liberalizzazioni. Grande spazio quindi troverà sul nuovo portale il dossier concorrenza, con le varie branche alle quali applicarla, come i beni culturali, l’istruzione, le nuove tecnologie, la rinnovata politica industriale. E particolare attenzione ai forum tematici di discussione, dove sarà possibile per gli utenti avanzare proposte concrete su problematiche specifiche. Con all’orizzonte la rete Italia aperta tracciata da Alessandro De Nicola.

Focus estero
Una delle novità il rapporto con chi vive al di fuori dell’Italia. Nasce così il Progetto Connessione Remota, per dare un megafono agli italiani nel mondo: uno strumento essenziale attraverso cui gli italiani nel mondo potranno divenire protagonisti del dibattito pubblico del Paese. Due le ragioni di fondo di questa scelta: un paese moderno si costruisce attraverso un confronto costante con il mondo che lo circonda, mentre il dibattito pubblico italiano si caratterizza per un’eccessiva autoreferenzialità; non c’è nessuno più qualificato per convogliare queste pulsioni di chi ha scelto l’estero come nuova patria.

twitter@FDepalo

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