Skip to main content

La Dalmazia si fa green

Il maggior investimento di energia rinnovabile in Croazia. E’stato inaugurato un parco eolico con quattordici generatori, precisamente nell’entroterra dalmata, alla presenza del presidente Ivo Josipovic. Costato 65 milioni di euro, produrrà 118 mila megawatt ore di energia elettrica all’anno, per servire circa 15 mila abitazioni. È stato realizzato da una compagnia croata di Zagabria, che ha già individuato i margini di ampliamento del parco. L’obiettivo è di proseguire in quella marcia di avvicinamento al cosiddetto 20-20, ovvero produrre entro il 2020 del 20 per cento di energia rinnovabile sul totale delle risorse di energia elettrica.

Il record rumeno
Il più grande parco eolico d’Europa al momento si trova in Romania, operativo da un anno con 240 turbine, e una potenza di 600 MW. Il jolly è stato pescato dal paese rumeno in un potenziale in materia di energia del vento pari a 4000 MW: capace quindi di attirare numerosi investimenti da parte dalle principali compagnie energetiche internazionali. La centrale è quella di Fantanele-Cogealac, vicino al Mar Nero, realizzato dal colosso energetico ceco Cez. Per un investimento complessivo di 1,1 miliardi di euro. Il boom rumeno nasce dalle modalità di sostegno degli investimenti nel settore dell’energia rinnovabile. Un primo intervento stimolatore si è avuto nella legge n. 220/2008 sull’energia rinnovabile, grazie alla quale il Parlamento romeno, sollecitato dagli investitori del settore, ha approvato una nuova normativa con sostanziali modifiche che favoriscono gli investimenti. In seguito venne approvata la 139/2010 secondo cui le agevolazioni previste devono essere regolamentate mediante apposita Decisione Governativa. Anche Enel Green Power Romania, la compagnia leader mondiale nel settore dell’energia rinnovabile del Gruppo Enel, ha concluso un accordo per la realizzazione di un parco eolico con il gruppo energetico romeno Elcomex. Un progetto con capacità di 272 MW, sviluppato nella contea di Costanza.

Le mire russe
Pochi giorni fa la compagnia Lukerg Renew, nata da una joint venture tra Erg Renew e LukoilEcoenergo, ha condotto in porto due risultati significativi: con il via libera a due accordi con Vestas per l’acquisizione del 100% di due parchi eolici già in funzione, per una capacità istallata di 84 Mw a Gebelesis in Romania e Hrabrovo in Bulgaria. Il primo è ubicato nella regione di Galati, già in funzione dal 2013 con 70 Mw di potenza e una produzione annua media attesa superiore ai 165 GWh. Operazione del valore di 109,2 milioni di euro. Il secondo è a Dobrich in Bulgaria, già funzionante da un anno con una capacita istallata complessiva di 14 Mw e una produzione annua media attesa superiore ai 34 GWh: 17,6 milioni il volume dell’affare.

Il rischio Grecia
L’altro volto della medaglia è l’impatto con il turismo, in quanto in Grecia qualcuno vorrebbe realizzare 300 pale nel bel mezzo di un’isola, Skyros. Seppur poco battuta dal turismo di massa, rappresenta comunque uno dei luoghi maggiormente incontaminati dell’Egeo, ragion per cui è appena agli inizi una battaglia (accanto a quelle della magistratura)  condotta da ambientalisti e residenti contro la decisione el governo di procedere al business “green”.

twitter@FDepalo

 

×

Iscriviti alla newsletter