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Il Papa a Rio visto da Wall Street

Che Papa Francesco non fosse solo un uomo di Chiesa, ma risultasse in grado di dominare la scena pubblica, lo si era intuito fin dai primi giorni del suo pontificato, quando la stampa sviscerò il suo contrastato rapporto con il potere sudamericano negli anni in cui era arcivescovo di Buenos Aires.

Ora, in concomitanza con la sua visita in Brasile per la Giornata mondiale della Gioventù, a dedicare un lungo ritratto del Pontefice è il Wall Street Journal che definisce Bergoglio un vero e proprio “animale politico”.

UN PULPITO MONDIALE
Rispetto ai suoi anni sudamericani, sottolinea il WSJ, questa volta Papa Francesco avrà però una platea molto più grande ad ascoltarlo. Questo consentirà al primo Papa latinoamericano al mondo di usare la sua crescente popolarità nella regione per recitare un ruolo decisivo nella politica del Sud America, dandole lustro, ma anche sferzandola quando serve. Soprattutto tornerà in un territorio cambiato da anni di lotte che gli consentono ora di parlare con una sola voce. Un’eredità dei tanti leader di sinistra che si sono succeduti nel tempo, da Hugo Chávez a Luiz Inácio Lula da Silva. In fondo – spiega il WSJ – Bergoglio ha un terreno comune con queste ideologie, in special modo nell’inseguimento di uguaglianza e riduzione delle differenze economiche e sociali nella popolazione. Li divide, invece, larga parte dei principi etici.

IL RAPPORTO CON I LEADER
I leader sudamericani si stanno adoperando tuttavia per tessere con il Papa rapporti positivi. Una di questi è la presidente argentina Cristina Kirchner, che è succeduta a suo marito Nestor, morto nel 2010. Con il suo ex coniuge, l’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Bergoglio aveva intrapreso aspre battaglie soprattutto su temi etici, come il riconoscimento delle unioni omosessuali. La nuova presidente argentina ha invece adottato una linea più morbida e sin dall’elezione di Papa Francesco, lo ha omaggiato con una visita in Vaticano e l’entusiasmo dei militanti del suo partito.

IL PATTO CON ROUSSEFF
Il Papa arriva in un Brasile diviso dagli scontri sociali e acceso dal fuoco della rivolta. Particolari che, dal punto di vista politico, rendono la sua visita insidiosa. La presidente brasiliana Dilma Rousseff – rileva il WSJ – può trovare nel Pontefice un alleato per accrescere la sua popolarità (in un suo discorso al fianco di Bergoglio ha parlato di “un patto con la Chiesa per sconfiggere la povertà”), ma dall’altro deve essere molto cauta. La sua fama potrebbe essere minata in modo irreversibile se il Papa decidesse di appoggiare pubblicamente le proteste dei manifestanti.

Il Papa è arrivato in Brasile (fonte video: Euronews)


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