L’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America è da ieri a Palermo. In Sicilia si ricorda solennemente il 70mo anniversario dello sbarco degli Alleati nel nostro Paese. Si tratta di una data davvero storica che ha segnato, positivamente, tutta la fase della Liberazione dal regime fascista.
Non sono pochi gli storici che individuano nell’approdo in quelle coste i prodromi di un ruolo politico (ed anche economico) che la mafia ebbe successivamente. Sul tema, è difficile poter disporre di una base scientificamente solida per confermare questa ipotesi, pur suggestiva.
I fatti sono sicuramente che gli americani giunsero, settant’anni fa, in Sicilia e furono accolti come liberatori se non come salvatori della patria. Di lì in avanti, pur con alti e bassi, la relazione fra il nostro Paese e gli Usa è sempre rimasta più che buona.
Thorne naturalmente evoca il passato anche per raccontare del presente. I suoi tweet dall’isola recitano così “Con la Sicilia legami stretti, è nostra intenzione nutrire e rafforzare il rapporto di amicizia”; “Nel 70mo anniversario dello sbarco alleato in Sicilia, rinnoviamo l’impegno a lavorare insieme per rafforzare i nostri rapporti”; “Riconosciamo l’importanza strategica della Sicilia nel cuore vitale del Mediterraneo e in Medio Oriente”.
Si tratta di parole sincere pronunciate in un contesto che si presta a queste considerazioni. Non si può però non pensare al caso Muos che sta scuotendo in profondità il rapporto bilaterale fra i due alleati. La costruzione della stazione radar che dovrebbe sorgere al centro dell’isola è stata bloccata dal presidente della Regione che ha trovato la conferma (ieri) del Tar. Ed oggi è in programma l’incontro fra Crocetta e Thorne. Le dichiarazioni dell’Ambasciatore hanno il valore di voler ricordare e rinsaldare un legame che ha 70 anni di storia.
L’esponente del Pd che governa Palazzo d’Orleans difficilmente potrà rimangiarsi una posizione politica su cui ha costruito la base di un avvicinamento con il movimento di Beppe Grillo e i movimenti della sinistra. Crocetta potrebbe tuttavia trovare nuovi spunti di riflessione per reimpostare la trattativa sul Muos. Improbabile ma non impossibile. È certo comunque che la tappa di Thorne ieri e oggi in Sicilia appaia molto più complicata di quello sbarco avvenuto “solo” 70 anni fa, nel 1943.