Un accordo “monstre” con Vodafone del valore complessivo di 145 milioni di dollari Usa. E’ questa la notizia a sorpresa che rimbalza dalla tormentata Turchia del premier Erdogan. Nonostante i tumulti sociali, il calcio riesce sempre ad attrarre investitori ed effettivamente, almeno su questo piano, il Paese della “Mezzaluna” non soffre i grattacapi economici dell’Italia.
Vodafone comparirà sulle maglie del Besiktas (tra i football club storici della Turchia – nella foto una immagine del logo) per le prossime 5 stagioni e sarà title sponsor dello stadio (il
BJK İnönü) per i prossimi 15 anni, impianto che assumerà la denominazione di “Vodafone Arena“.
Un deal quindi per complessivi 145 milioni di Usd, suddiviso in 29 milioni per la parte di sponsorship di maglia e in 116 milioni di Usd per la parte legata ai naming rights dello stadio e alla cessione dei diritti di investimento per le infrastrutture tecnologiche.
Il presidente del club Fikret Orman, che aveva ereditato una situazione finanziaria al limite del collasso (non a caso l’Uefa di Michel Platini aveva già da tempo questo club nel mirino), può ora guardare al futuro con più serenità grazie al deal raggiunto ieri con la compagnia inglese di telefonia mobile.
La sponsorship del Besiktas fa riflettere anche in casa nostra: recessione totale nel settore delle sponsorizzazioni di maglia e mancanza di grandi marchi di multinazionali, ad esclusione dei 2-3 top club tricolori. Siamo nella fase più nera della recessione economica e inizia a sentirsi anche nel mondo del calcio. Ormai l’Italia rischia di diventare, se non ci sarà una drastica inversione di rotta, una colonia dell’Europa calcistica.
