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Ecco le prime parole di Parolin, nuovo segretario di Stato ed il messaggio di Napolitano

“Mi pongo, con trepidazione, ma anche con fiducia e serenità, in questo nuovo servizio al Vangelo, alla Chiesa e al Papa Francesco, disposto, come Lui ci ha chiesto fin dall’inizio, a camminare, edificare-costruire e confessare”. Così monsignor Pietro Parolin in un messaggio dopo la sua nomina a Segretario di Stato vaticano, che definisce “una sorpresa di Dio” e di cui sente “l’intera responsabilità” perché “è una missione impegnativa ed esigente, di fronte alla quale le mie forze sono deboli e povere le mie capacita’”. Parolin desidera “esprimere profonda e affettuosa gratitudine” al Papa “per l’immeritata fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – aggiunge -, e manifestargli rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con Lui e sotto la Sua guida per la maggior gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e il progresso e la pace dell’umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e sperare”.

Il saluto di Napolitano
“Nei lunghi anni trascorsi alla Segreteria di Stato, unanimemente apprezzata è stata la Sua costante attenzione per le relazioni fra lo Stato italiano e la Santa Sede ed il Suo impegno affinché il rapporto di esemplare concordia e armoniosa convivenza esistente fra le due sponde del Tevere potesse ancor più consolidarsi, nel rispetto dell’indipendenza e della sovranità di cui ciascuna delle due parti è, nel proprio ordine, titolare. Sono certo che grazie alla Sua presenza al vertice della Segreteria di Stato, le nostre relazioni continueranno ad arricchirsi di nuovi contenuti e la nostra collaborazione a difesa della pace e della giustizia nei diversi scenari internazionali potrà ulteriormente consolidarsi”.



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