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Esposito condanna Berlusconi ma forse lo salva. Ecco perché

Probabilmente le parole con cui il primo presidente della Cassazione, Santacroce, ha stigmatizzato l’incresciosa intervista del collega Esposito che solo pochi giorni fa ha respinto il ricorso di Berlusconi condannandolo definitivamente, non fermeranno le grida del Pdl.

In effetti, stamattina la lettura del Mattino, diretto dall’ottimo Alessandro Barbano, avrà fatto trasecolare il più inflessibile dei giustizialisti. La inopportunità di quella intervista non è stata negata da nessuno, persino dall’Anm che comunque è scesa in campo per difendere l’alto magistrato dalle reazioni dei berluscones. D’altronde, sin dalla mattina dopo la sentenza due giornalisti come Stefano Lorenzetto (Giornale) e Franco Bechis (Libero) avevano messo in serio dubbio la serenità d’animo del giudicante.

Dinanzi alle dichiarazioni rilasciate al quotidiano napoletano, gli avvocati Coppi e Ghedini sono saltati sulla sedia ed hanno espresso un commento all’unisono, pur nella differenza di stile dei uomini di legge. Non tutto il male viene per nuocere a Berlusconi. Non solo perché il leader del Pdl può finalmente uscire nell’angolo cui era entrato non senza il contributo della Santanchè impegnata, al pari dell’arguto giornalista Marco Travaglio, a spiegare le ragioni per la sua carcerazione.

L’intervista di Esposito è pura manna dal cielo per il Cav. condannato. Pubblicamente, lo ha spiegato per primo l’ex ministro Saverio Romano che suo malgrado ha acquisito consuetudine con i processi. Ora Berlusconi potrebbe chiedere la revoca (revocazione, nel gergo tecnico del diritto) della sentenza della Cassazione. Non è una boutade, si può fare. Anzi non è da escludere che la “strana coppia” Coppi&Ghedini stia preparando già l’istanza. Certo, questo non impedisce che la sentenza passi in giudicato e quindi non ne blocca gli effetti. Ma non è detto che anche in questo caso la Cassazione si mostri celere. E magari questa volta potrebbe non dare torto a Silvio. Grazie ad Antonio Esposito, suo giubilatore e forse anche suo salvatore.



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