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Un buon motivo per violare il profilo Facebook di Zuckerberg

“Scusami Mark per aver violato la tua privacy e aver scritto sulla tua bacheca. Non avevo altre scelte per diffondere quello che avevo già segnalato al team di Facebook”. E’ con queste parole che Khalill Shreateh, uno sviluppatore palestinese, ha fatto incursione nel profilo Facebook del fondatore del social network, Mark Zuckerberg, pubblicando un messaggio sulla sua bacheca pur non essendo suo amico.

La mossa, spiega l’hacker, è stata fatta per un motivo nobile: attirare l’attenzione dei vertici di Facebook su un problema alle impostazioni sulla privacy, che con la sua azione ha facilmente aggirato entrando nel profilo di Zuckerberg.

Il sito specializzato Mashable riporta che lo sviluppatore, aveva fatto più volte appello ai vertici del colosso di Menlo Park, California, senza essere ascoltato. Da qui la decisione di entrare direttamente nel profilo del fondatore del social network, dimostrando come anche senza essere amici di un utente era possibile scrivere sulla bacheca.

Facebook in poche ore ha corretto il problema rifiutandosi di commentare. Per lo sviluppatore l’evento sembra solo un’amara consolazione, visto che per il suo “lavoro”, non ha ricevuto alcun compenso.



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