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La Germania non può vivere di sola Merkel. Il dibattito in corso

A sei settimane dalle elezioni in Germania, nei due maggiori partiti politici tedeschi non c’è più nemmeno un briciolo di visione politica, ma regna solo il pragmatismo del giorno per giorno. A lanciare un segnale d’allarme sulla spoliticizzazione della campagna elettorale in corso in Germania sono in sintonia i due maggiori quotidiani del Paese, la progressista Sueddeutsche Zeitung ed il conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung. Al centro del dibattito c’è cosa ne resterà della politica tedesca quando Angela Merkel farà un passo indietro.

La Spd senza utopia

La Sueddeutsche regola i conti con il partito socialdemocratico, spiegando che “in questa triste campagna elettorale spoliticizzata da Angela Merkel, alla Spd manca ciò che una volta era la sua forza: le fondamenta di una politica sociale alternativa, una visione, un’utopia”. Il giornale sottolinea che con la riforma dello stato sociale varata nel 2003, l’ex cancelliere Gerhard Schroeder “ha eliminato il collante che teneva unite solidarietà e giustizia sociale e le ha messe in naftalina. Da allora la Spd non si è ancora rimessa”.

Il giornale rileva che in questa campagna elettorale condotta dal suo candidato alla Cancelleria, Peer Steinbrueck, “la Spd tenta di rimettersi in piedi, ma non ci riesce. Nella società tedesca le disuguaglianze crescono in maniera spaventosa, ma alla Spd di oggi manca la passione di una visione. Questo destino lo condivide con la Cdu, che però può sopportarlo meglio, poiché in questo partito i programmi non hanno mai giocato un grande ruolo”.

Il pragmatismo totale della Cdu

A prendere di petto il partito cristiano-democratico (Cdu) pensa invece la Faz, quando alla domanda se si sia trasformato in un “Kanzlerwahlverein”, un’associazione per l’elezione del cancelliere, risponde che “la risposta è univoca ed è si'”. Il giornale osserva che “a farsi largo è un pragmatismo totale ed a determinare la politica è il possibile, non ciò che dovrebbe essere, l’ideologia è finita in archivio”. La Faz spiega che “il metodo Merkel ha avuto successo, con lei per due volte la Cdu è tornata alla Cancelleria ed i sondaggi fanno apparire quasi sicura una sua terza rielezione”. Il fatto che nel partito cristiano-democratico intorno alla Merkel ci sia di fatto il vuoto, con nessun politico di un qualche rango che un giorno possa prendere il suo posto, fa temere alla lunga il peggio alla Faz per la Cdu. “Quando un giorno sarà arrivato il momento della fine politica della Merkel”, conclude il giornale, “la Cdu si ritroverà svuotata sul piano politico e personale. Per cosa battersi, se i principi non ci sono più? Per chi battersi, se mancano personalità politiche con esperienza, capacità e volontà”.



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