Sale la tensione nel governo francese: la lite fra due ministri sulla riforma penale, il pacchetto welfare e pensioni bloccato da veti incrociati, la maggioranza dei socialisti ormai dissolta e la minaccia dei verdi che con il Grillo dell’Eliseo, il comico francese Marc Jolivet, (in foto) ha assicurato recentemente di voler introdurre una lista indipendente nel 2014.
Le divisioni della sinistra
La minaccia della tempesta, scrive Le Figarò: perché a questo punto il governo di François Hollande potrebbe avvicinarsi pericolosamente a un baratro politico tutt’altro che irrisorio. I nodi al pettine del presidente socialista sono il patto di competitività e il mercato del lavoro flessibile, da attuare attraverso i tagli di bilancio, l’annunciato aumento dell’IVA o, peggio, la riforma delle pensioni. Sono questi i banchi di prova per la sinistra francese che sta mostrando segni di sfaldamento. L’ultimo casus belli è la lite fra Manuel Valls e Christiane Taubira sulla riforma penale che ha avuto il merito di riaccendere lo scontro eterno tra sostenitori e oppositori della cosiddetta direttrice repressiva sulla giustizia. I due ministri saranno attesi la prossima settimana dalla scuola estiva del PS a La Rochelle, dove avranno l’occasione di replicare alle posizioni dei singoli. E già si preannunciano le barricate.
Promesse di Hollande
Prima delle urne dello scorso anno monsieur le president aveva chiamato i francesi a dargli “ampia, solida, coerente” maggioranza. Che, dodici mesi dopo, si rivela invece “stretta, friabile e frammentaria”, scrive Le Figarò. Uno dei motivi di maggior preoccupazione è dato dal gruppo del Ps che non gode più della maggioranza all’Assemblea nazionale. Gli ambientalisti infatti minacciano gli alleati, ogni settimana a cadenza regolare, di lasciare il governo e il Senato: è già accaduto infatti che abbiano votato contro l’esecutivo in occasione di diversi provvedimenti. Altro fronte aperto la linea politica, con un dibattito sempre più ricorrente tra i sostenitori del rigore tout court e gli attivisti che chiedono meno pressione fiscale, come Arnaud Montebourg e Claude Bartolone.
Il Grillo dell’Eliseo
E’ in questo pertugio che si inserisce il Grillo dell’Eliseo, il comico (già candidato per l’Europa Ecologia-Verdi nel 2009) Marc Jolivet che, intervistato da Europe 1, ha ammesso di pensare di introdurre una lista indipendente nel 2014. Un altro tormento per la maggioranza di Francois Hollande che però non mostra di preoccuparsene più di tanto. Infatti ha detto a più parti di essere certo del traguardo 2017. E invece all’interno del Ps non si riscontra lo stesso ottimismo, dal momento che pesa la minaccia di candidati dissidenti in occasione delle prossime comunali, previste per il marzo 2014. Che, complice una legge elettorale senza vincolo di coalizione applicata in occasione delle prossime elezioni europee, potrebbe consegnare uno scenario politico francese con alcune sorprese: dove accanto alla solita performance del Front National di Marine Le Pen, che convoglia non solo i voti di destra ma anche un elettorato di protesta, il Grillo dell’Eliseo potrebbe dire la sua in termini di consensi.
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