La campagna di Hillary Clinton per le prossime elezioni presidenziali è iniziata. Ne è sicura Maureen Dowd, giornalista premio Pulitzer e opinionista del New York Times, che ne parla nel suo ultimo intervento sulle pagine del giornale newyorkese.
Al via la campagna di Hillary
Mentre Obama si occupa di politica interna e scandali internazionali, dalla questione droni ai matrimoni omosessuali fino ad arrivare al datagate, Hillary Clinton – scrive Maureen Dowd – sta “concentrando una sproporzionata quantità di attenzioni ed energie, come se fosse già Madam President”. Il primo evento di campagna elettorale, in cui la Clinton non era fisicamente presente, è stato in Iowa, organizzato dalla superpac Emily’s List e chiamato “Madam President”. Ufficialmente una spinta verso un candidato donna per le elezioni del 2016, che pare avere sempre più le sembianze di Hillary.
Il sottosegretario di Stato inizia dunque la sua campagna lì dove era stata sconfitta da Obama alle primarie, nello stato dell’Iowa, e il Presidente non fa mancare la sua benedizione. Ma, afferma la Dowd, non è in continuità con l’operato di Obama che si vedrebbe l’eventuale elezione di Hillary, ma in continuità con quello dell’altro Clinton, Bill.
Lo scivolone del candidato sindaco di New York
Ma la corsa della Clinton non è tutta in discesa. Ken Thomas dell’Associated Press sottolinea, infatti, come lo scandalo sessuale che ha colpito il candidato primo cittadino di New York Anthony Weiner, democratico, venga cavalcato ora dai repubblicani per riportare alla memoria degli americani lo scandalo Clinton – Lewinsky. L’appoggio al candidato democratico da parte dell’ex segretario di Stato viene visto come un atteggiamento ipocrita dai repubblicani, che condannano l’appoggio della Clinton e il rifiuto a ritirarsi dalla corsa a Sindaco di New York del candidato democratico.