C’è chi invoca un rassemblement rapido e deciso con chi ci sta, chi è solo nostalgico di vecchie foto in bianco e nero, chi invece punta ad una Costituente Nazionale e auspica una Cosa del tutto nuova, di destra ma con alfabeti europei e gollisti. Una prima prova generale della destra italiana post diaspora andrà in scena il prossimo fine settimana in Puglia.
Manfredonia Costituente
Nella terra del ministro “dell’armonia” Pinuccio Tatarella, promosso dalla rivista Puglia d’Oggi, ecco il tentativo di mettere attorno ad un tavolo i pezzi balcanizzati della destra italiana: La Destra di Storace, i Fratelli d’Italia di Larussa e Meloni, il Fli di Menia, l’Io Sud di Poli Bortone.
Obiettivi
Per chiarirsi, per scrutarsi negli occhi e comprendere come sia il caso di procedere nuovamente sulla stessa strada. Ma al di là di nomi e sigle, grande attenzione sarà riservata anche a quel tessuto sociale, frutto del movimentismo giovanile che gravita attorno al concetto di destra. E partendo da una domanda che, più di tante altre su nomi, cognomi e provenienze, conterà non poco in questa fase mutevole: quale destra immaginare?
Vademecum futurista
Ecco allora farsi largo, nelle menti di chi in questi mesi ha ripreso in mano ago e filo e nelle poche intellighenzie rimaste attive, l’idea destrosa di meno Stato e più libera iniziativa; del rispetto della legge come guida, sacra al pari della Costituzione; dell’evoluzione di quelle dinamiche sociali tali da immaginare uno ius soli temperato per armonizzare le migrazioni; di una riforma gollista e semipresidenziale del governo; con una voce ampia di questo programma in fieri dedicata all’Europa e alla ripresa, i due veri banchi di prova per l’Italia, al netto di polemiche su leader o su future intese. Con stimoli rivolti a Bruxelles affinché ci sia più Ue e meno germanocentrismo, rigore ma anche ripresa, con un piano Marshall per l’area euromediterranea, con quel % di sfondamento italico da smussare con promesse di stabilità, con una classe dirigente seria e adeguatamente formata da mandare al Parlamento europeo.
Chi ci sarà
Presenti i volti nazionali di Fli, FdI, La Destra, Io Sud ed ex An sparsi, ma tanti volti nuovi, amministratori capaci, giovani militanti, storici dirigenti della destra pugliese, accomunati da quattro verbi come “Ripartire, Resettare, Ricostruire, Riaggregare”. Francesco Storace, Roberto Menia, Gianni Alemanno, Adriana Poli Bortone, Uccio Curto, Massimo Corsaro, Gennaro Malgieri, Salvatore Tatarella, Adolfo Urso, Guido Crosetto, Pasquale Viespoli, Antonio Buonfiglio, Giorgio Conte. Nella consapevolezza che un inventario della destra è possibile, ma a patto di una rupture con metodi e past policies.
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