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La Germania è un pericolo pubblico. Gli Usa lo sanno, la Ue no

Grazie Edward! Chi lo avrebbe mai detto che avremmo dovuto ringraziare Snowden per la sua attività di pubblicizzazione di informazioni secretate dell’intelligence Usa? C’è un caso infatti per il quale l’ex contractor dell’Nsa può essere considerato meritevole di aver svelato un segreto di Pulcinella che i Paesi europei cercano in tutti i modi di negare a loro stessi: le scelte economiche e politiche della Germania possono avere ricadute pesantissime per la stabilità dell’intera Ue e quindi del complesso e variegato fronte occidentale del quale gli Stati Uniti sono il perno. La notizia dovrebbe essere, in questo senso, una non-notizia eppure i tedeschi quasi se ne scandalizzano nello scoprire che Berlino era (è) uno degli obbiettivi prioritari di sorveglianza della statunitense Nsa.

È il settimanale tedesco Der Spiegel citando documenti forniti da Snowden, attualmente rifugiato in Russia, a rivelare che i servizi americani avevano creato una scala di interesse da 1 a 5, nei quali le questioni di politica estera europea o relative al commercio e alla stabilità economiche erano classificate come di livello 3; al contrario, tecnologia, sicurezza energetica o questioni alimentari erano ritenute di interesse minimo. Tra i Paesi oggetto di particolare sorveglianza la Germania si trova allo stesso livello di Francia e Giappone, davanti a Italia o Spagna: la priorità veniva data alla politica estera tedesca, alla stabilità economica e ai rischi per i mercati finanziari, tutte questioni di livello 3.

Le decisioni che maturano fra Berlino e Parigi hanno infatti conseguenze su tutto il vecchio continente che continua, nonostante la crisi, ad essere un mercato economico ed un alleato strategico degli Stati Uniti. Se la politica della Merkel conduce all’implosione dell’euro e della comunità europea, è evidente che i danni potenziali potrebbero essere enormi sia da questa che dall’altra sponda dell’Atlantico.

Chiaro quindi che l’intelligence Usa monitori questa situazione di potenziale pericolosità. Sciocco, a dir poco, che a mostrare disinteresse siano i Paesi europei, prime vittime degli eventuali errori della leadership tedesca. Grazie a Snowden possiamo avere la conferma che gli Stati Uniti tutelano i loro interessi molto più e molto meglio di quanto non facciano gli europei che strillano tanto sulla privacy ed ignorano gravemente le questioni che attengono la sicurezza.

Se la stabilità finanziaria della Ue spaventa Washington, dovrebbe terrorizzare ciascuno di noi in Italia e in Europa. Invece, non ci occupiamo di altro se non di Berlusconi o Renzi



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