Skip to main content

Il sangue in Egitto visto dalla stampa italiana

Bagno di sangue, Egitto nel caos apre il Corriere della Sera con la giunta militare che decreta lo stato d’emergenza. Ira di Europa e Usa. Si dimette El Baradei. Incendiate le chiese. A supporto le analisi di Antonio Ferrari su gli errori e le illusioni dei seguaci di Morsi e di Francesco Tottoli su l’attacco ai cristiani, un segnale all’occidente. Mentre a centropagina l’altro tema del giorno, la delusione di Berlusconi “ma riflette sulla grazia”. E il costituzionalista Michele Ainis nel suo fondo riflette sul difficile equilibrio, “lo spiraglio della clemenza”.

Anche Messggero e Foglio aprono sul massacro al Cairo. Il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara punta su il jihad si frega le mani: “Nella storia del Fratelli musulmani ci sarà un “prima di Rabaa” e un “dopo Rabaa”. I generali egiziani hanno scelto l’opzione Tiananmen, la più temuta: muovere con le forze di sicurezza contro i sit-in del partito islamista nella capitale (a Rabaa el Adawiya e a Nahda) e disperdere i manifestanti con una brutale operazione di repressione. Di spalla invece il Colle marziale: Come Napolitano ha rottamato gli sfascisti del Pd tentati da Rep. Il no alle elezioni e il senso dell’esperienza del Pd al governo. Che cosa voleva dire il Quirinale a Renzi e compagnia. “Distensione e rinnovamento”.

Mentre il quotidiano di Roma apre su “Egitto in fiamme, 300 morti” con Eric Salerno che sottolinea: “L’errore Usa, rinunciare all’Islam politico”. Spicca a centropagina l’inchiesta sul super appalto della Camera per la gestione del sito internet e i dati Eurostat, Europa fuori dalla recessione, Italia non ancora. E l’intervista a Massimo D’Alema che sul caso B. dice: “Può fare il leader fuori dal Parlamento, come Grillo”.

Sangue e caos è il titolo di apertura scelto da Repubblica, con le trincee dei ribelli votati al martirio di Bernardo Valli e i contributi degli inviati sull’orrore nel racconto dei manifestanti, “In strada corpi ovunque si scivola per il sangue”. E intervista con lo studioso dell’Islam Kepel: “È scontro di civiltà, rischia tutto il Medio Oriente”. Mentre sul caso B. il vicedirettore Claudio Tito evidenzia: “La mossa del Colle che toglie ogni alibi”.

Attacca Il Fatto Quotidiano: “Se Napolitano grazia B. frode libera per tutti”. Gli avvocati ammettono che il delinquente chiederà clemenza. Ma M5S, Sel e perfino voci Pd dicono: è un’indecenza. Il web in rivolta: “Allora perché rispettare le leggi?”. E la nuova Forza Italia insiste: oggi campagna aerea “Silvio libero”. L’editoriale firmato da Aldo Busi certifica: “Se salvano lui, comincio ad evadere anch’io”.

In difesa invece Il Giornale che apre con: “La partita di Berlusconi”. Grazia sì, grazia no. Governo sì, governo no. Il Cavaliere avrebbe deciso, ma non è ancora tempo di muoversi. Giustizia, la riforma impedita da Magistratura democratica. Scatta l’ora del referendum. Con il direttore Alessandro Sallusti che nel suo fondo osserva che il Cav. è “un uomo sì offeso per l’ingiustizia subita, ma molto deciso a non farsi travolgere”.

Il Manifesto punta su “il fratricidio”: esercito e polizia reprimono le piazze dei Fratelli Musulmani, sparano sulla folla e fanno una strage. I morti sono centinaia, uccisi anche due giornalisti. Gli islamisti assaltano le chiese copte. Si dimette il vicepremier El Baradei e i militari decretano lo stato d’emergenza. L’Egitto sprofonda nel caos. L’editoriale di Tommaso Di Francesco mette l’accento sulla miccia egiziana. Mentre sull’economia, certifica che “la locomotiva Merkel corre verso le elezioni ma la ferrovia non la sostiene”.

Il Mattino sceglie l’economia, con redditometro: i conti del Fisco. Le simulazioni a Napoli, Roma e Milano: ecco i limiti di spesa da documentare. “La circolare dell’Agenzia delle Entrate è dello scorso 31 luglio. Contiene le istruzioni per l’uso del redditometro, lo strumento di accertamento fondato sul tenore di vita dei contribuenti che è solo uno degli strumenti a disposizione del Fisco per scovare gli evasori fiscali ma sulla cui entrata in vigore non sono mancate le polemiche”.

Eurozona fuori dalla recessione, è il titolo principale sul Sole 24 Ore: Germania e Francia guidano la ripresa del Pil nel secondo trimestre (+0,3%). L’Italia resta ancora indietro (-0,2%) con Olanda e Spagna. Il commissario Olli Rehn: “Timidi segnali di crescita, avanti con le riforme”. E nel fondo Adriana Cerretelli mette in guardia: “il vero rischio è brindare”.

twitter@FDepalo

 



×

Iscriviti alla newsletter