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Stati Uniti e Russia, prova di dialogo all’ombra del caso Snowden

I russi vogliono parlare soprattutto di Siria e Scudo antimissile, gli americani “anche del caso Snowden”: i ministri degli Esteri Sergey Lavrov e della Difesa Sergey Shoigu incontrano oggi a Washington i colleghi John Kerry e Chuck Hagel, per un incontro nel formato 2+2 che arriva in un momento di freddo intenso tra i due Paesi. Solo due giorni fa il presidente Usa Barack Obama ha fatto sapere che non incontrerà Vladimir Putin in sede bilaterale a Mosca all’inizio di settembre, decisione persa dopo la concessione da parte della Russia dell’asilo temporaneo all’ex dipendente Cia e decisamente un brutto colpo per rapporti bilaterali sui quali già pesano molti punti critici.

Da tempo Russia e Usa non si incontravano nel “2+2”, che è considerato formato riservato alle partnership strategiche.
L’appuntamento odierno, in bilico sino a pochi giorni fa, era stato fissato a giugno, quando tra Cremlino e Casa Bianca sembrava arrivato il disgelo, sulla scia di una condivisa volontà di arrivare a una conferenza di pace per la Siria, la cosiddetta Ginevra 2. Poi Mosca ha rallentato su questo fronte, insistendo sulla partecipazione di tutte le parti in causa, compreso Bashar al Assad e anche della presenza iraniana. Intanto a inizio giugno Putin promulgava la legge sulla propaganda gay. E infine è arrivata a Mosca la talpa all’origine del Datagate, bloccato nell’aeroporto Sheremetevo per oltre un mese e dal primo agosto nascosto da qualche parte in Russia, con un documento di asilo provvisorio che ha scatenato le polemiche dei falchi conservatori americani e messo definitivamente nell’angolo Barack Obama, sino alla cancellazione del vertice con Putin.

La portavoce del Dipartimento di Stato americano Jennifer Psaki ha detto alla stampa che durante i colloqui tra i ministri russi e statunitensi oggi sarà sollevata la questione di Snowden. Mosca, tramite il viceministro degli Esteri Sergey Ryabkov, ha replicato: “Non vi è di che discutere”, dato che “la decisione di concedere l’asilo temporaneo è stata già presa, tutti i commenti e le valutazioni sono stati fatti”. Secondo Ryabkov, per la Russia è “incomprensibile” il clamore che circonda il caso Snowden da parte americana. “Sproporzionato”, dato che l’ex dipendente Cia è arrivato a Mosca senza preavviso, deciso a procedere verso un terzo Paese, salvo poi ritrovarsi bloccato dalla mancanza di documenti e dai timori diffusi di scatenare l’ira americana. Cosa che ha poi fatto la Russia. Quando Obama martedì sera si è detto “deluso” da come Mosca ha gestito la vicenda Snowden, era già stata presa la decisione di cancellare la visita a Mosca di inizio settembre e di “dirottare” sull’incontro odierno le questioni bilaterali.



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