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Con l’iPhone 5c Apple delude e diverte la Rete

Tanta attesa, zero magia. Niente sorprese. Gli eventi della Mela sembrano aver perso quell’aura di mistero tanto cara a Steve Jobs. Dopo mesi di attese e indiscrezioni Apple ha svelato alle 19 di ieri dal suo quartiere generale a Cupertino, in California, i suoi nuovi dispositivi a un anno dall’ultima presentazione dell’iPhone 5. Ma aperto il sipario non si è levato il classico entusiasmo che, anzi, è stato presto rimpiazzato da un’amara delusione legata soprattutto al coloratissimo modello “a basso costo” che ha quasi oscurato il nuovo e potente iPhone5s.

La “fregatura”

Le lamentele convergono in una mancanza di innovazione alla quale si aggiunge il tranello della versione low cost dell’iPhone5. Per spiegare il primo punto possiamo ricorrere alla sintesi di Rudy Bandiera, esperto in Social media marketing: “I nuovi iPhone 5s presentati ieri sono come i 4 ma molto più potenti, come i 4s ma più potenti, come i 5 ma un po’ più potenti. Gli iPhone 5c sono per il mercato globale (non per quello cinese come si pensava) sono colorati, scocca in plastica, costano un pochino meno degli altri e basta. Fine delle novità”, si legge sul suo blog.

A deludere le aspettative è stato poi l’equivoco sul 5c. Il modello presentato come economico si potrà acquistare nel mercato americano a partire da 99 dollari, ma soltanto con contratto vincolato a 2 anni e nella versione da 16 gigabyte, mentre costerà 199 dollari (sempre con contratto) quella da 32 gigabyte. Il costo sembra meno accessibile però per il mercato estero, compreso quello italiano dove al momento sui listini dei principali siti Apple europei, senza contratto, il prezzo di iPhone 5C si aggira intorni ai 500-600 euro per il modello base. Non proprio “low cost”, è la reazione di molti in Rete.

La delusione dei cinesi
Anche in Cina la prima accoglienza dei nuovi modelli di smartphone presentati ieri dal gigante americano Apple non è stata proprio entusiastica. “È quasi 4.500 yuan, l’equivalente di 550 euro, sarebbe la versione a basso costo? Ci prendono veramente per scemi!”, commenta un consumatore. Se in Giappone si è già creata la ressa per prenotare i dispositivi nel vicino gigante asiatico, dove mediamente gli smartphone di fascia bassa vengono venduti a circa 75 euro, la reazione è stata decisamente fredda: “Pensavo che la versione low cost sarebbe stata a 1.000 o 2.000 yuan”, si lamenta un internauta sulla rete di vendite online cinese Weibo.

Ecco alcuni tweet selezionati tra esperti, appassionati  e delusi dalla Mela

 

 

 

 

 

 

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