Basta un breve sforzo nella memoria del Forum di Ambrosetti a Cernobbio tra i nomi lustri di capi di Stato o ministri che hanno varcato quella soglia per provare a fare il giochino dell’intruso.
Ad aprire l’ultima giornata è stato un ospite d’eccezione, Gianroberto Casaleggio, il primo nella storia a contravvenire alle consuetudini impedendo ai fotografi e ai cameraman di fare il classico “giro di tavolo”, ovvero di riprendere brevemente l’interno della sala, a porte chiuse, prima dell’inizio del suo intervento.
“Sono qui per spiegare l’evoluzione delle reti e della politica”, ha esordito Casaleggio al suo arrivo nella sala Impero prima di farsi scortare dalla security lontano da occhi indiscreti.
Superato lo choc iniziale con tanto di inevitabile protesta in sala, Casaleggio si è però concesso ai flash prima di ripiombare nell’ennesima paranoia. Il guru della democrazia in Rete interrompendo il suo discorso, a detta dei presenti parecchio deludente sulle ore che gli americani passano davanti al computer che avrebbero superato quelle destinate alla tv, si urtava particolarmente per la presenza di strani soggetti che osavano riportare tramite Twitter i misteri del suo verbo.
“È il web la democrazia del futuro”, è tornato a ribadire Casaleggio. Internet è a un “punto di non ritorno” perché “giornali e tv sono lo strumento del potere, ma per fortuna declinano davanti al web”. Un discorso inedito che valeva la pena tenere segretato.