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A Matteo Renzi interessa l’ampliamento del Franchi, ma anche il voto dei “tifosi” nell’urna

Si torna a parlare di stadio a Firenze e a farlo è Matteo Renzi, in equilibrio tra la ricandidatura a sindaco della città toscana a possibile nuovo leader del PD (dopo che sarà indetto il prossimo congresso del partito). La novità è che si parla di una nuova ipotesi, dopo che sono tramontate tutte quelle precedenti. Sull’area Mercafir, infatti, non ci sono più notizie di interesse, mentre quella di Castello sarebbe da rivedere integralmente ripartendo tutto dall’inizio per chiare ragioni burocratiche. Ma anche ripartendo da zero bisognerebbe spendere una cifra folle: circa 200 milioni di euro. Ben 4 anni dopo, e in chiara salsa “pre-elettorale” il primo cittadino Renzi rilancia sul Franchi parlando di ampliamento delle curve. «Non si vive di soli ricordi — ha detto il sindaco in tv solo un paio di giorni fa. Se il Franchi anziché un monumento fosse uno stadio e le soprintendenze ci facessero avanzare le curve fino al campo, come abbiamo fatto con la tribuna, basterebbe una bella copertura e non ci sarebbe bisogno di un nuovo stadio».


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