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Merkel batte anche i sondaggi. Fotografia del voto in Germania

Il risultato migliore per la CDU/CSU da più di vent’anni. La signora Merkel ha battuto anche i sondaggi più rosei. Il partito cristianodemocratico e quello cristianosociale dopo le prime proiezioni sfiorano da soli la maggioranza assoluta con una percentuale che oscilla intorno al 42%. Non servono nemmeno i voti dei liberali, precipitati al 4,7% e per la prima volta fuori dal Parlamento dal 1949.

A questa tornata è mancato lo scopo elettorale che aveva portato gli elettori liberalconservatori a scegliere insieme CDU/CSU ed FDP. Nessuna intesa, nessun progetto comune. E gli elettori hanno scelto di conseguenza, premiando la Cancelliera. Decisivo appare il fattore personale.

Senza la signora Merkel, la CDU non avrebbe mai raggiunto un risultato così brillante. Un governo monocolore – il primo dai tempi di Konrad Adenauer – non sarà comunque privo di insidie, dal momento che la costola bavarese della CSU accentuerà il proprio profilo euroscettico oltre ad aumentare i toni polemici nei confronti della Cancelliera.

Nella politica europea, un governo monocolore potrebbe paradossalmente garantire decisioni più facilmente intuibili dai partner europei, visto che la Cancelliera non dovrà contrattare le misure di aiuto con gli alleati liberali. Una grande coalizione renderebbe invece le decisioni molto più difficili e macchinose da raggiungere.

Tracollo anche per i verdi, all’8%, qualche decimale dietro Die Linke, che nonostante il calo, diviene il terzo partito rappresentato al Bundestag. Infine, gli euroscettici. L’AfD è molto vicina alla soglia di sbarramento anche nelle ultime proiezioni (4,9%), unico partito di opposizione alla Cancelliera a poter festeggiare in una giornata in cui la signora Merkel ha battuto proprio tutti. L’ingresso dell’Alternativa potrebbe impedire alla Cancelliera di governare da sola obbligandola alla grande coalizione.


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