Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

La nuova offensiva anti-americana di Snowden all’ombra del Cremlino

È uno stillicidio quello a cui Edward Snowden sottopone i media, ai quali a intervalli pressoché regolari continua a “somministrare” gocce dei segreti trafugati quando era consulente della National Security Agency.

IL CONTROLLO SUGLI SMARTPHONE
Sono due i nuovi colpi assestati all’Amministrazione Usa in poche ore. Il settimanale tedesco Der Spiegel ha rivelato come la Nsa sia in grado di accedere ai dati personali dagli smartphone, inclusi BlackBerry, i dispositivi che usano Android e l’iPhone. Dai nuovi documenti si evince come l’agenzia Usa possa accedere ai dati sensibili contenuti nei telefoni, inclusi i contatti, il traffico sms e le informazioni di localizzazione.

LO SPIONAGGIO PETROBRAS
Parallelamente domenica scorsa, durante la trasmissione settimanale Fantastico in onda sulla rete brasiliana Globo, il giornalista del Guardian Glenn Greenwald e la sua collega Sonia Bridi hanno mostrato i documenti che attestano come l’apparato di intelligence americana abbia raccolto informazioni sulla società petrolifera Petrobras.

LA RISPOSTA DELL’NSA, I DUBBI DI ROUSSEFF
Mentre l’azienda brasiliana ha rifiutato di commentare l’accusa di spionaggio, l’Nsa si è giustificata con una nota, spiegando che gli Stati Uniti “non usano la loro capacità di spionaggio internazionale per rubare segreti commerciali da società straniere per fornire vantaggi competitivi alle loro aziende“. Una risposta che non ha soddisfatto la presidente Dilma Rousseff che – come racconta Reuters – si è detta in attesa di “ulteriori chiarimenti” da parte di Washington.

LA PROTEZIONE DI PUTIN
Ma dagli Stati Uniti non può che provenire forte imbarazzo e una profonda rabbia per gli “spifferi” della talpa del caso Datagate. Azioni che Washington considera di forte delegittimazione e di tradimento nei confronti degli Usa, ma davanti alle quali non può che sentirsi impotente.

A proteggere l’ex collaboratore della Cia c’è il governo di Mosca, dal quale Snowden ha ottenuto asilo politico temporaneo per un anno; ed è facile immaginare, come sostengono diversi osservatori, che le continue rivelazioni della “talpa” americana non siano altro che il prezzo da pagare per continuare a godere della protezione della Russia, senza la quale l’uomo potrebbe essere rimpatriato e condannato come l’ex soldato Bradley Manning, ritenuto responsabile di aver collaborato con Snowden, a cui è stata comminata una pena esemplare.

Ad ogni modo tutto questo clamore non ridimensiona affatto le attività di spionaggio dell’Amministrazione Usa, che dopo aver costruito il più grande centro dati al mondo nello Utah, vince la sua prima battaglia legale a difesa del lavoro dell’agenzia di intelligence, come spiega Usa Today.

LA RISPOSTA DELLE CORPORATION
E le grandi multinazionali del web temono che questo continuo stato di allerta sulla privacy degli utenti possa danneggiare il loro business e meditano risposte forti. Il Washington Post, venerdì scorso, ha svelato i dettagli di un report confermato dai responsabili di Mountain View nel quale si spiega che Google sta mettendo a punto un sistema per crittografare in modo sicuro tutti i dati in suo possesso, nel tentativo di contrastare lo “snooping” dell’Nsa e di agenzie di intelligence dei governi stranieri. Un programma che la società fondata da Larry Page e Sergey Brin ha approvato l’anno scorso ma che ha deciso di accelerare nel mese di giugno, subito dopo lo scandalo. Una strada questa, tracciata da Google, ma intrapresa da tutti i colossi della Silicon Valley.

×

Iscriviti alla newsletter