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Test Medicina. Ricorsi e irregolarità

Solo 1 su 8 riuscirà a indossare il camice bianco. Questa mattina si apre la sfida per aggiudicarsi uno tra i 10.157 posti disponibili nelle facoltà di Medicina, la prova più attesa e numerosa dei test universitari che impegnano gli studenti italiani già dalla settimana scorsa.

Il test di ammissione predisposto dal Miur avrà inizio alle 11 e durerà 100 minuti, la soglia minima per superarlo è di 20 punti, fino a un massimo di 90. Il tutto corredato dal tanto odiato bonus maturità.

Come annunciato dal ministro Maria Chiara Carrozza, la prova presenterà “meno domande di cultura generale e più quesiti di biologia o materie attinenti alla medicina”. Nello specifico i candidati si confronteranno con 60 domande, 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico, 14 di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica.

E proprio nel giorno del test di ingresso a Medicina e Chirurgia migliaia di studenti sono pronti a protestare contro la “lotteria del numero chiuso“. A scendere in piazza saranno gli studenti di Milano, Padova, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Salerno, Foggia, Bari e Cosenza.

Il test a numero chiuso rischia ormai di trasformarsi in un vero e proprio caos. La settimana scorsa molte prove test di professioni sanitarie italiane sono state annullate a Parma e a Pavia. L’unione degli universitari ha reso noto che nuove irregolarità nella somministrazione delle prove si sono registrate in tanti altri atenei come Pisa, Padova e La Sapienza oltre a Messina dove due intere prove sono state annullate. In molte altri sedi, da Brescia a Palermo passando per Perugia e Napoli, “stanno venendo segnalate ancora altre irregolarità gravi che potrebbero invalidare completamente i risultati finali”, si legge nella nota dell’Udu. Il coordinatore nazionale Michele Orezzi spiega: “E’ caos in tutta Italia, non è ancora stato fatto il test di Medicina e il sistema è già in cortocircuito. Ovunque si possa stiamo impostando i ricorsi per far rimborsare gli studenti che hanno sostenuto il test di ogni spesa ma è chiaro che in vista del test di medicina la soluzione a questi problemi deve essere politica”.

Orezzi auspica una forte presa di posizione da parte del Consiglio dei Ministri oggi: “È infatti l’ultima possibilità di abolire il bonus maturità che sta andando ad aggravare una situazione già drammatica e aprire finalmente a un percorso di superamento definitivo del numero chiuso”.



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