Quella in Medicina è una laurea che continua sempre a esercitare un certo fascino tra i neodiplomati e per la quale si è disposti a correre qualche rischio.
84.165 candidati (il 25% per cento in più rispetto all’anno scorso), si sono contesi un totale di appena 10.157 posti. Una sproporzione a cui si aggiungono le numerose irregolarità segnalate in questi giorni. Biglietti e bigliettini, e utilizzo impunito dei cellulari.
Un infiltrato di Skuola.net lo ha dimostrato svolgendo ieri il test: “Siamo riusciti a portare il telefonino, a scattare una foto del compito, a usare dei bigliettini abilmente occultati”, si legge sul sito dedicato agli studenti.
Ecco la foto scattata. Qui tutte le altre domande
Ma non sempre i furbetti la spuntano e copiare può far saltare il sogno del camice bianco: “Questa pratica è molto rischiosa perché porta all’annullamento della prova se scoperti, e con molta probabilità inutile: a parte le domande di cultura generale, molti dei quesiti sono originali e quindi risulta molto difficile trovare un qualcosa di simile da copiare”.
Intanto il Codacons continua a vigilare sul corretto svolgimento dei test d’ammissione per le facoltà di Medicina e Odontoiatria: “Invitiamo i candidati a segnalarci errori, problemi o anomalie rilevate durante le prove d’esame, inviandoci una mail all`indirizzo info@codacons.it – spiega l`associazione – In caso di irregolarità, ci faremo portavoce degli interessi degli studenti, presentando esposti in Procura e chiedendo la ripetizione dei test d`ammissione”.
Tutti contro il numero chiuso
E in tanti tornano nuovamente ad attaccare il sistema del numero chiuso. “Si tratta di una distorsione del mondo dell’istruzione che, in campo sanitario, crea un danno non solo agli studenti, il cui diritto allo studio viene ingiustamente limitato, ma anche ai cittadini, considerato che il fabbisogno di medici e personale sanitario nel nostro paese è ancora molto elevato”, commenta il Codacons che ha promosso un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro il sistema del numero chiuso, al quale possono aderire (attraverso il sito www.codacons.it) tutti gli studenti che oggi sostengono le prove d`ingresso.
Un triste spettacolo
“Le selezioni per le facoltà a numero chiuso hanno offerto il triste spettacolo di un Paese che non vuole garantire uguali possibilità alle giovani generazioni”, affermano in una nota i deputati di Sinistra Ecologia Libertà e componenti della commissione Cultura, Giancarlo Giordano e Nicola Fratoianni, commentando quanto accaduto nelle città italiane. “Ormai molte facoltà – insistono i due deputati di Sel – utilizzano lo strumento del numero chiuso perché impossibilitate ad accogliere tutti gli studenti, ledendo così uno dei principi sanciti dalla Costituzione, il diritto allo studio. E` un vero peccato che nel decreto approvato in Consiglio dei ministri non vi sia nemmeno l`ombra di una discussione sul tema, eccetto l’abolizione, sacrosanta ma tardiva, del bonus maturità”.
Un sistema oggettivo e trasparente
Ma per qualcuno quello del numero chiuso è un sistema necessario: “Ad oggi quello dei test è il sistema più oggettivo e trasparente che si è trovato in Europa. Una selezione è necessaria. Lo Stato dice: non posso permettermi di dire ad un ragazzo di studiare 11 anni di medicina, per poi dirgli che non c’è posto per fare il medico. E allo stesso tempo lo Stato dice: non posso permettermi di mantenere uno studente per 11 anni senza poi fargli fare questo mestiere”, ha commentato in una intervista su radio Mana Manà, Andrea Lenzi, presidente del Consiglio Universitario Nazionale, commenta la partenza dei test d’ingresso delle università.
L’unica strada
“E` vero, l`attuale sistema di selezione a quiz e di accesso programmato a medicina presenta delle criticità, ma al momento è l`unica strada percorribile”. E’ l’opinione della Simg, segretariato italiano giovani medici, che sottolineano come l’adozione dal corrente anno accademico della graduatoria nazionale rappresenti “un’evoluzione positiva rispetto al passato, che interviene a rimuovere le difformità nei punteggi minimi di accesso tra i vari atenei”.