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Cybercrime, numeri e ragioni di una crescita inarrestabile

In un momento storico che vede la transizione dell’intera civiltà umana dall’analogico al digitale, dal fisico al cyberspazio, gli attacchi informatici crescono in maniera esponenziale sia per numero sia come gravità. E non è facile mitigarne i rischi, ai quali l’Italia non è immune.

È quanto emerge dal rapporto elaborato da Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, che ha analizzato il tema della sicurezza informatica nel 2012 e nei primi mesi del 2013.

Nelle 150 pagine del dossier, che verrà presentato ufficialmente domani durante il Security Summit di Verona, ci sono una panoramica degli eventi di cybercrime e incidenti informatici più significativi dell’anno passato e le tendenze per quello in corso.

Lo studio prende in esame un campione di oltre 1.600 incidenti significativi avvenuti negli ultimi 24 mesi, ed è il risultato di un’attività di classificazione e correlazione, realizzata utilizzando migliaia di fonti e numerose verifiche incrociate e il confrontando le informazioni con quelle che emergono dai report di molti vendor (tra i quali Cisco, IBM, Kaspersky, Mc Afee e Trend Micro).

COSA ACCADE IN ITALIA
In Italia si assiste a una minore frequenza di azioni eclatanti da parte degli antagonisti digitali, ma non meno pericolose o frequenti per cittadini, imprese e istituzioni.
È di di 36 milioni di euro il bottino Kamagra stimato (di cui 16 milioni in Italia) sottratto dai criminali alla base dell’operazione Eurograbber, un virus che ha svuotato migliaia di conti correnti infiltrandosi nei sistemi di home banking.

I NUMERI DELL’OFFENSIVA
La frequenza degli incidenti è aumentata del 250% in un solo anno, e il cybercrime è divenuto la causa del 54% degli attacchi (nel 2012 era il 36%), con una crescita anno su anno del numero di attacchi di oltre il 370%. Tra i fenomeni più preoccupanti l’aumento di attacchi alle istituzioni bancarie; l’aumento di attacchi da parte di gruppi antagonisti, i cosiddetti “Hacktivist“; e la crescita di attività di cyber spionaggio. A questi va sommata la nuova frontiera dei social network come Facebook e Twitter.

UN 2013 DA RECORD
Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2013 non promette bene. All’inizio di gennaio una nota azienda di sicurezza, Kaspersky, ha difatti rivelato l’operazione “Red October, una articolata campagna di spionaggio attiva da oltre 5 anni nei confronti di governi, ambasciate, istituzioni di ricerca e commercio ed aziende appartenenti a diversi settori66. Anche in questo caso il nostro Paese figura nella lista degli obiettivi, con 5 non precisate entità colpite dall’attacco. Parallelamente, il numero di attacchi (furti di identità, di denaro, phishing, etc) è in costante aumento.

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