Un’ultima e decisiva dimostrazione di fiducia, in grado di spazzare via la delusione successiva al voto di fiducia al governo Letta dello scorso 2 ottobre. E’ quella che secondo alcuni rumors provenienti da Palazzo Grazioli Silvio Berlusconi si appresta a chiedere all’ormai ex segretario Angelino Alfano: pena la chiusura definitiva (extrema ratio, ma comunque presente sul tavolo delle opzioni) di ogni canale con l’ex delfino, che verrà lasciato andare verso i lidi centristi “per fare la fine di quelli che lo hanno preceduto”.
Il Cavaliere chiede ad Alfano una prova di fedeltà, inequivocabile e definitiva: si dimetta al pari di tutti i ministri del Pdl. Per votare al più presto (verosimilmente assieme alle Europee di maggio) ma soprattutto per rattoppare la ferita con il capo: non tanto del tradimento in sé, quanto di averlo costretto alla piroetta sul voto di fiducia, nella totale inconsapevolezza del gruppo pidiellino tanto al Senato quanto alla Camera. In sostanza Berlusconi non ha digerito sia il merito della rottura di Alfano e degli alfaniani, sia soprattutto il metodo con cui è stato deriso a livello parlamentare, con i riverberi sulla stampa estera che hanno fatto il giro del mondo.
E potrebbe chiedere in queste ore che l’ex delfino ripari al danno fatto nell’unico modo possibile, caldeggiato da falchi e lealisti: il passo indietro dall’esecutivo, la fine delle larghe intese e un nuovo Pdl – Forza Italia guidato da un volto giovane e brillante che eviti di consegnare il Paese a Matteo Renzi.
Sarà vero?