“Marine Le Pen è cresciuta, nonostante il silenzio assordante sulle sue proposte per disoccupazione, tasse, crisi immobiliare”. E se Roger Karoutchi, senatore di Hauts-de-Seine, avesse ragione? In Francia non stanno tremando solo i socialisti, con il Presidente François Hollande in seria difficoltà (si veda alla voce conti pubblici e riforme del lavoro e delle pensioni), ma anche dalle parti dell‘Ump iniziano a focalizzare meglio il fenomeno del Front National. Il suo leader, Marine Le Pen dice: “Il FN? Non è né di destra né di sinistra”.
Qui Eliseo
Le maggiori preoccupazioni sono all’Eliseo, dove Hollande, durante il Consiglio dei Ministri di mercoledì, ha ammesso a denti stretti che le minacce politiche che lo circondano producono ulteriore sfiducia nei confronti dei socialisti. “Oggi siamo a tavola, – avrebbe detto ad un suo ministro – ma non sappiamo cosa può esserci intorno”. Come dire che l’onda del partito della Le Pen potrebbe essere più intensa del previsto. Secondo Christophe Borgel, segretario nazionale del Partito Socialista, alle prossime elezioni molte persone voteranno FN che potrebbe raccogliere “10-15 punti” in più del 17,9% conquistato in occasione del primo turno alle scorse presidenziali. L’allarme tra i dirigenti del partito di Hollande lo suona il senatore Luc Carvounas, secondo cui “i politici che hanno lavorato per l’Ump hanno buttato giù la diga” e ora temono per l’ascesa di Marine Le Pen. Al momento il FN è valutato capace di convogliare consensi non estremistici, ma semplicemente non socialisti e che non si ritengono soddisfatti della transizione in atto nell’Ump.
Qui Ump
I successori di Nicolas Sarkozy sono ancora alle prese con il derby tra Copé e Fillon, con il nodo del contendere rappresentato proprio dal rapporto con il FN e da una discontinuità con il passato. Da mesi ormai si susseguono voci che vorrebbero Sarkozy nuovamente impegnato in prima persona nella corsa all’Eliseo, come dimostra il suo attivismo – ormai non più sotterraneo – nel preparare i candidati alle elezioni amministrative di Parigi. È il caso del candidato dell’UMP a sindaco della capitale, Nathalie Kosciusko-Morizet, che per la sua prima uscita pubblica sul delicato tema della sicurezza ha scelto di farsi “accompagnare” da una fedelissima dell’ex presidente: Rachida Dati.
Qui FN
In un vertice tenuto ieri tra i socialisti, circolava la domanda su quale fosse la collocazione del FN, punto di partenza per avviare “una lotta morale che potrebbe non essere sufficiente perché ha limiti precisi nella politica economica e sociale del governo”. Che dovrebbe essere modificata a favore della classe media e per favorire il potere d’acquisto “. Un discorso che un’altra parte del PS non è pronto ad ascoltare, convinto che solo l’unità del partito e quindi la maggioranza potrà limitare i danni di oggi e arginare i pericoli di domani.
Previsioni
In realtà alcuni analisti convergono sul fatto che l’exploit del FN sia direttamente proporzionale alle incapacità del governo Hollande. “Molto tempo fa il Fronte Nazionale era un problema di diritto”, aveva osservato Jerome Lavrilleux, uno dei principali collaboratori di Jean-Francois Copé. Ma la vera novità è che Marine Le Pen ha scalato posizioni “bruscamente a sinistra”. Con quale impatto sulle prossime elezioni? Molti a destra vogliono credere che il PS subirà un’erosione di consensi a favore del FN, con il risultato di una smobilitazione dell’elettorato e una frammentazione della maggioranza. Sarà sufficiente per portare nuovamente la destra all’Eliseo?