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Con Gnosis i Servizi sono meno segreti

I Servizi segreti italiani provano ad “aprirsi” alla società civile. E così, dopo la creazione del nuovo sito www.sicurezzanazionale.gov.it e il lancio di un roadshow nelle università della Penisola, è la volta di un’edizione rinnovata della rivista Gnosis.

La storico periodico trimestrale dell’intelligence italiana, diretto dal colonnello Gianfranco Linzi, è stato presentato stamane presso la presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del sottosegretario Marco Minniti, autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, dell’ambasciatore Giampiero Massolo, direttore generale del Dis e dei vertici dell’intelligence nazionale.

Mostrando la nuova veste grafica della rivista e illustrandone i contenuti, Linzi ha spiegato che l’obiettivo “è quello di portare la rivista al di là del circolo ristretto di pochi“. “La rivista – ha aggiunto il generale Arturo Esposito, direttore dell’Aisi – accoglie anche molte voci critiche” dimostrando così “l’apertura da parte dell’Intelligence verso il pubblico“. Per Massolo, la nuova versione di “Gnosis ha un carattere più trasversale“. “Pensiamo di migrare su internet – ha inoltre annunciato – in tempi non troppo lunghi“.

Ma in attesa di trasferirsi sul web, questo numero della rivista presenta alcune sorprese. Da una sezione dedicata all’araldica delle agenzie, a un contributo del cardinale Gianfranco Ravasi sulla “Teologia del segreto“, passando per un racconto sull’intelligence al tempo dei faraoni.



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