Loro sono stati sopraffatti dalla commozione: “Vorrei anche congratularmi con tutti coloro che hanno contribuito alla scoperta di questa nuova particella e ringraziare la mia famiglia, i miei amici e i colleghi per il loro sostegno”, ha detto Peter Higgs dopo l’annuncio dell’assegnazione a lui e al collega belga Francois Englert del Premio Nobel per la Fisica per il loro lavoro sul “Bosone di Higgs”. “Spero – aggiunge in un comunicato – che questo riconoscimento di fondamentale importanza per la scienza aiuterà a sviluppare una consapevolezza del valore della ‘blue-sky research'”.
La soddisfazione al Cern e un pizzico di amarezza
Soddisfazione dunque al Cern di Ginevra, dove l’esistenza del bosone è stata ufficializzata lo scorso anno grazie all’Lhc (Large Hadron Collider). Nonostante nelle motivazioni del Nobel si definisca l’Lhc “probabilmente la più grande e complessa macchina mai costruita dall’essere umano”, nessun premio è toccato però a uno scienziato del laboratorio europeo. “Due gruppi di ricerca”, si legge nelle motivazioni, “ognuno di circa 3 mila scienziati, Atlas e Cms, hanno gestito l’estrazione della particella Higgs dai milioni di particelle in collisione”. A quel tempo a guidare le squadre erano due italiani, Guido Tonelli e Fabiola Gianotti dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).
Il riconoscimento di questa mattina a guardare le reazioni era molto atteso: “Era ora!”, ha dichiarato il fisico Giorgio Salvini, Presidente onorario dell’Accademia dei Lincei. “L’idea che ci fosse una particella madre fu subito benvenuta negli anni 70 del secolo scorso. Molti la pensavano importante, come finale della gloriosa storia delle particelle elementari che costituiscono il nostro universo. Nel 2012 l’Higgs è stata scoperta al Cern da Fabiola Gianotti, Accademica dei Lincei, con due strumenti, ATLAS e CMS, che rappresentano il meglio del genio e anche della fatica umana”. Ma come ogni scoperta, conclude il fisico, anche questa non è destinata a chiudere la storia ma ad aumentare le prospettive.
Ecco come ha reagito la Rete all’assegnazione del Nobel ai due fisici:
La regista vera di un vero avanzamento della conoscenza. Un orgoglio italiano. Oggi festeggiamo Fabiola Gianotti pic.twitter.com/hc5672DJqF
— Pier Luigi Bersani (@pbersani) October 8, 2013
Senza il team di scienziati diretto da @FabiolaGianotti al Cern, oggi Higgs nn sarebbe nobel x Fisica! Ma in Italia fa piu’notizia Belen. — federica balestrieri (@lafebal) October 8, 2013
Il #Nobel per la #Fisica va al prof #Higgs ma anche a tantissimi #ricercatori #italiani del #Cern! http://t.co/pGvPxSGpUV via @repubblicait — Roberto Miliacca (@socialmiliac) October 8, 2013
‘Nobel per la #Fisica: si fa festa al #Cern, c’è tanta Italia’. Ma non fisicamente. — aMusoDuro (@aMusoDuro) October 8, 2013
Bello il #Nobel per il #bosonedihiggs, ma amaro in bocca per il mancato riconoscimento al Cern tutto e ai fisici italiani… — TittiTi (@tixxxtweety) October 8, 2013
"Nobel per la Fisica: si fa festa al Cern, c'è tanta Italia". Tutti bravi col bosone degli altri. #MHPN #tasradio2
— Gi_Gi_ TO (@Gi_Gi_TO) October 8, 2013