La procura di Caltanissetta ha mosso nei confronti dell’ex pm di Palermo, Antonio Ingroia, l’accusa di “Violazione di segreto istruttorio”.
Dopo l’interrogatorio del boss Bernardo Provenzano da parte dell’ex pm, il suo legale, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, aveva segnalato la fuga di notizie sull’interrogatorio a cui a maggio era stato sottoposto il suo cliente. Motivo per cui era stato presentato l’esposto, firmato dai figli del boss Angelo e Francesco Paolo, da cui è derivata la seguente indagine.
In esso il legale di Provenzano citava un articolo sull’interrogatorio condotto da Ingroia pubblicato il 5 giugno su Il Fatto quotidiano di Marco Travaglio, giornale noto per essere spesso in linea con le posizioni del magistrato, già leader di Rivoluzione Civile. Il tutto avvenne solo due giorni dopo che il contenuto del colloquio investigativo era stato trascritto. Circostanza che faceva dedurre a Di Gregorio che l’unico a poter proferire parola sullo stesso poteva essere solo l’autore di tale interrogatorio.
La replica di Ingroia? “Fantasia totale”, ha commentato l’ex pm di Palermo.
