La Tasi più cara dell’Imu? L’interrogativo arriva ben prima che la legge di Stabilità giunga in Parlamento. La nuova tassa porterà nelle casse dello Stato 3,7 miliardi contro i 3,3 del 2012: numeri su cui come riporta il Corriere della Sera se da un lato il ministero smentisce, dall’altro il presidente della Commissione BIlancio della Camera, Daniele Capezzone, attacca.
Gettito
Con l’arrivo della Tasi accanto alla vecchia tassa sui rifiuti, stando ai numeri della relazione tecnica, si otterranno 3,7 miliardi ma che saranno da mettere in rapporto ai 4,7 garantiti dall’Imu e dalla vecchia Tarsu sui servizi, quest’ultima cancellata e assorbita dalla Tasi.
Un miliardo di meno
E’ il denaro che secondo il Tesoro sarà coperto con un trasferimento dello Stato ai Comuni. Al di là della nota ufficiale di piazza XX settembre, comunque se sulle prime case si potrà pagare di meno, sulle seconde e sugli altri immobili le tasse rischiano di essere maggiori (come nel caso di appartamenti sfitti su cui graverà anche l’Irpef sulla rendita catastale).
Stangata
“Via XX Settembre, se possibile, ha peggiorato la situazione”, attacca dalle colonne del Giornale Daniele Capezzone, secondo cui i dubbi sono “aggravati perché il gettito al quale fa riferimento il ministero resta quello relativo all’aliquota standard quando invece ci saranno maggiorazioni molto consistenti, com’è noto”. Ma il ministero dà quasi per scontato che i singoli Comuni optino per limitarsi ad applicare l’aliquota minima: “Il gettito della vecchia Imu (4 miliardi circa) – prosegue Capezzone – è prodotto non solo dall’aliquota standard ma anche dalle maggiorazioni decise dai Comuni(e dalle detrazioni/ esenzioni); invece, il gettito della nuova Tasi ipotizzato dal Mef già in partenza così elevato, è calcolato solo sull’aliquota base, a cui vanno aggiunte maggiorazioni ipotetiche fino a due volte e mezzo”. Ecco farsi largo dunque il cosiddetto «rischio stangata» che si nasconde nell’applicazione di un’aliquota superiore nel 2014.
Non finisce qui
Secondo l’esponente Pdl non finirebbero qui le conseguenze del nuovo balzello, dal momento che il tetto, già a partire dal 2015, si potrà superare. Il riferimento è al fatto che la Tasi colpirà cinque milioni di abitazioni escluse dall’Imu, a cui va aggiunto il nodo inquilini, che saranno costretti a corrispondere la tassa sui rifiuti e anche una quota di Tasi. Ragion per cui il dibattito che si sta sviluppando attorno alla legge di stabilità rischia di essere foriero di attriti tra Pdl ed esecutivo, con il presidente della commissione finanze del Senato Antonio Azzollini che sul Giornale frena: “Basta con i giudizi affrettati sulle tasse della nuova Legge di stabilità. Bisogna leggere il testo definitivo e non limitarsi a notizie di stampa”.