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Anno della Fede, Crociata e Putin. L’agenda di Papa Francesco

Si è chiuso oggi l’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI, da lui aperto e portato a compimento da Francesco. Il momento più coinvolgente della lunga e intensa cerimonia, si è avuto quando il Papa ha sorretto – durante il canto del Credo – con entrambe le mani le reliquie di San Pietro, per la prima volta esposte. E’ stato al predecessore che Francesco ha dedicato le prime parole dell’omelia: “A Benedetto XVI va ora il nostro pensiero pieno di affetto e riconoscenza. Con tale provvidenziale iniziativa, egli ci ha offerto l’opportunità di riscoprire la bellezza di quel cammino di fede che ha avuto inizio nel giorno del nostro Battesimo, che ci ha resi figli di Dio e fratelli nella chiesa”.

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LA PRIMA ESORTAZIONE APOSTOLICA DI FRANCESCO

Il Papa ha anche simbolicamente consegnato la sua prima Esortazione apostolica, Evangelii gaudium, a “trentasei rappresentanti del popolo di Dio provenienti da diciotto diversi Paesi: tra i prescelti, un vescovo, un sacerdote e un diacono scelti tra i più giovani ad essere ordinati, religiosi e religiose, una famiglia, un seminarista, alcuni cresimati, una novizia, una famiglia, alcuni catechisti, un non vedente, esponenti di movimenti, confraternite, operatori dei media”. Il testo, molto atteso, sarà presentato ufficialmente martedì.

IL MOTU PROPRIO PER L’AUTORITA’ DI INFORMAZIONE FINANZIARIA

In settimana, Francesco aveva anche firmato il motu proprio che regolamenta ulteriormente il settore economico-finanziario della Santa Sede. In particolare, il nuovo Statuto dell’Autorità di Informazione finanziaria, l’organismo istituito da Benedetto XVI il 30 dicembre 2010, rivede i ruoli di presidente, consiglio direttivo e direzione. Li distingue, al fine di uniformarsi alle richieste degli organismi internazionali e per “assicurare così che l’Aif possa svolgere più efficacemente le proprie funzioni con piena autonomia e indipendenza”. Probabile che in un non lontano futuro, il presidente dell’Autorità sia un laico e non più un prelato, aumentando il peso della struttura tecnico-giuridica.

RIVOLUZIONE ALLA CEI

Cambiamenti di rilievo anche alla Conferenza episcopale italiana. Dopo una brevissima proroga (poco più di un mese), il Papa ha nominato il segretario generale, Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. E’ la prima volta dopo decenni che il numero due della Cei non viene destinato a una diocesi cardinalizia al termine del proprio mandato (peraltro non rinnovato). Una mossa, quella di Francesco, che viene letta come il primo passo verso il nuovo Statuto che potrebbe portare in tempi brevi all’elezione dei vertici da parte dei vescovi italiani (ora sono nominati direttamente dal Pontefice, in virtù dello speciale legame che lega l’Italia al suo Primate).

LUNEDI’ ARRIVA PUTIN

Tra gli appuntamenti della prossima settimana, spicca l’incontro con il Presidente russo Vladimir Putin. Un’udienza diplomatica e anticipata da ricorrenti voci su un possibile invito del capo del Cremlino a Francesco perché si rechi in Russia. In realtà, le autorità del Patriarcato di Mosca hanno già smentito l’eventualità. L’obiettivo è quello di dar seguito al rapporto cordiale e diplomatico instaurato tra i due leader in occasione della lettera scritta da Bergoglio lo scorso settembre e inviata a Putin in qualità di capo del G20, avente come oggetto la crisi siriana.

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